Ettore Prandini, presidente Coldiretti, è intervenuto in collegamento audiovisivo nel corso della trasmissione di Rai Uno “Unomattina Estate”, condotta da Massimiliano Ossini e andata in onda nella mattinata di oggi, martedì 16 agosto 2022. L’occasione si è rivelata propedeutica a fare chiarezza su un quesito annoso relativo all’allevamento: la zootecnia, inquina? Prandini ha risposto con i dati italiani: “Rispetto alle altre nazioni, la nostra è leader a livello mondiale in termini di sostenibilità. Chiaramente il nostro lavoro può essere perfezionato, utilizzando anche al meglio le risorse del Pnrr, però bisogna trasmettere a consumatori e cittadini dati veritieri, in quanto con la generalizzazione si rischiano di colpire settori di fondamentale importanza, come quello della zootecnia”.
Entrando maggiormente nel dettaglio del discorso e giungendo a snocciolare i numeri, che sono l’elemento attorno al quale si incardina qualsiasi tipo di ragionamento in questo settore, il numero uno di Coldiretti Prandini ha detto: “Ovviamente, allevando animali aumentano le emissioni di CO2, però noi dobbiamo ragionare sulle statistiche. Oggi l’allevamento zootecnico italiano emette 30 milioni di tonnellate di CO2, quello francese 72, quello tedesco 66. La nostra zootecnia è assolutamente la più evoluta a livello internazionale”.
ETTORE PRANDINI (PRESIDENTE COLDIRETTI): “ABBIAMO DIMINUITO L’UTILIZZO DEL FARMACO NELLA ZOOTECNIA DELL’80%”
Secondo Ettore Prandini, di fronte a numeri simili, “dovremmo esportare il nostro modello zootecnico a livello non soltanto continentale, ma anche internazionale, affrontando così gli annosi problemi degli USA e del Sud America, ma anche quelli che stanno emergendo in Oriente”.
Per ciò che concerne agricoltura e allevamento, nel PNRR sono previsti finanziamenti per i bandi di filiera, un bando per il sistema fotovoltaico e uno per le energie rinnovabili: “Noi stiamo rinnovando in modo esasperato quello che facciamo nelle nostre aziende, con l’applicazione delle tecnologie – ha concluso Ettore Prandini –. Abbiamo diminuito l’utilizzo del farmaco dell’80%, siamo l’unico Paese del mondo ad avere ottenuto un dato così importante. La zootecnia italiana è quella che usa meno farmaci di tutte le altre e questo va detto”.