Allied – Un’ombra nascosta, curiosità sul film
Il film “Allied – L’ombra nascosta” è basato su una storia che è stata raccontato allo sceneggiatore Steven Knight, quando aveva 21 anni, dalla sua fidanzata dell’epoca. Gli incassi a livello mondiale hanno superato i 150 milioni di dollari, a fronte di un budget per la realizzazione molto più contenuto. Il successo della pellicola è testimoniato dalle diverse candidature ottenute ai Premi Oscar del 2017 nella categoria migliori costumi, ai Satellite Award nella categoria miglior scenografia e miglior film d’azione ai Saturn Award.
Allied – Un’ombra nascosta, il film in seconda serata su Rete 4
Questa sera, sabato 24 settembre, alle ore 23.20 su Rete 4 andrà in onda “Allied – Un’ombra nascosta“, un film d’azione e drammatico prodotto negli Stati Uniti d’America nel 2016 e diretto da Robert Zemeckis. Tra gli attori principali spiccano Jared Harris, Brad Pitt, Marion Cotillard e Anton Lesser. Il travolgente thriller di spionaggio è ispirato alla storia vera di due spie sotto copertura durante la Seconda Guerra Mondiale che si innamorarono perdutamente, solo per essere poi messe l’una contro l’altra quando le loro vere identità vengono smascherate. Il film è stato scritto dallo sceneggiatore Steven Knight, celebre per aver creato la serie televisiva “Peaky Blinders”.
Allied – Un’ombra nascosta, la trama del film
Il film “Allied – Un’ombra nascosta” è ambientato durante la seconda guerra mondiale. Max Vatan e Marianne Beausejour sono alle prese con un’ardua missione a Casablanca. Il comandante e la partigiana devono infatti fingersi innamorati nel tentativo di riuscire ad entrare in un locale rinomato del posto per uccidere un ambasciatore tedesco. La missione volge al termine con esito positivo e tra i due scoppia realmente la scintilla, al punto da decidere di sposarsi una volta rientrati a Londra. Dal matrimonio nascerà anche una bambina di nome Anna. Una telefonata cambia tutto: Max scopre che la propria moglie potrebbe essere in realtà una spia tedesca; pare infatti che la vera Marianne fosse morta un’anno prima.
A questo punto, non gli resta che cercare di capire se si tratta davvero di una spia e a quel punto l’obbligo è quello di procedere con l’eliminazione. Max decide di indagare sulla questione prima di seguire le direttive ricevute. Dopo vari indizi schiaccianti, la donna è costretta a confessare ma l’amore del marito è più forte dei doveri ed insieme scappano in Svizzera. Proprio quando tutto sembra pronto per la partenza il superiore di Max interviene e blocca il volo, costringendo i due a fermarsi. Davanti agli occhi dell’uomo Marianne decide di porre fine alla fuga e alle sofferenze suicidandosi. Frank, capo di Max, decide di aiutarlo e lascia che nel referto venga trascritto che è stato proprio lui a giustiziare la moglie evitandogli così l’accusa di alto tradimento. La pellicola termina proprio con la donna che scrive una lettera d’addio al marito e alla figlia, il giorno prima della partenza.