È corsa alla ricerca di alloggi universitari in Italia, dato che il Pnrr, anche dopo la sua riscrittura, impone di crearne altri 60 mila entro il 30 giugno 2026, sfruttando 1,19 miliardi di euro. Le risorse in questione, come riportato da Il Sole 24 Ore, consentiranno di alzare da 12.500 a 20.000 euro il contributo per ogni posto letto. A beneficiarne saranno dunque i gestori, pubblici o privati, dei futuri studentati.



Il bando del dicastero guidato da Anna Maria Bernini dovrebbe essere pubblicato a breve. I candidati secondo le indiscrezioni non avranno un termine ultimo per presentare le proprie proposte, in quanto queste ultime verranno valutate individualmente, in base all’ordine cronologico di arrivo e fino ad esaurimento del plafond. Per ottenere i finanziamenti, gli interventi dovranno prevedere la realizzazione di almeno 20 posti letto: almeno il 70% in camere singole e un massimo del 30% in camere doppie. Il 30% degli alloggi inoltre dovrà essere destinato agli studenti capaci e meritevoli che non hanno mezzi, i quali saranno individuati dagli organismi regionali per il diritto allo studio.



Alloggi universitari, 60 mila da creare entro il 2026 per il Pnrr: il bando

In base alla manifestazione d’interesse lanciata dal Mur nei mesi scorsi, i posti letto teoricamente attuabili sono circa 67.300. Di questi 50.525 sono appartenenti a soggetti privati, 15.105 a soggetti pubblici e i restanti a enti ecclesiastici. Le regioni con la maggiore disponibilità sono la Lombardia, il Veneto e il Lazio, seguite da Puglia, Emilia Romagna e Piemonte. Gli immobili dovranno avere il vincolo di destinazione d’uso a residenze universitarie per almeno 12 anni e otterranno vari sgravi fiscali (Ires/Irap ed esonero dalle imposte di registro) e di un credito d’imposta per un valore corrispondente all’Imu versata annualmente.



Il bando prevederà l’obbligo di applicare tariffe ridotte almeno del 15% rispetto al valore medio di mercato (al netto della quota per il diritto allo studio). Le cifre saranno individuate da una commissione che utilizzerà il modello di calcolo definito dal tavolo etico interistituzionale. Per l’approvazione, inoltre, si terrà conto di diversi aspetti come l’ubicazione della struttura e dei servizi disponibili nell’edificio come mensa, palestra e biblioteca.