La Commissione Europea sta lavorando su un piano di riserva da 20 miliardi di euro di aiuti per l’Ucraina aggirando le obiezioni dell’Ungheria di Viktor Orban, come spiega il Financial Times citando sue fonti. In occasione dell’ultimo vertice di dicembre, non è stato trovato un accordo tra i leader europei su un pacchetto da 50 miliardi per Kiev a causa del veto del premier ungherese. Nel prossimo vertice in programma il primo febbraio, però, gli Stati membri dovrebbero fornire garanzie al bilancio Ue consentendo alla Commissione europea di chiedere un prestito fino a 20 miliardi di euro da fornire a Kiev per il prossimo anno.



Il Financial Times specifica che questo piano B non costringerebbe tutti i 27 Paesi a dare garanzie: questo consentirebbe di aggirare un possibile nuovo veto di Budapest. Il nuovo piano da 20 miliardi da parte dell’UE eviterebbe all’Ucraina di stampare nuova moneta e dunque eviterebbe una folata inflazionistica. Nel caso in cui neppure questo piano B andasse bene, la Commissione Ue ha già in mente un piano C: si tratta del rinnovo dello schema finanziario che ha permesso di fornire 18 miliardi a Kiev nel 2023. Parliamo di prestiti a basso costo, con scadenza fino a un anno.



Ucraina, il blocco di Orban agli aiuti a Kiev

Il piano B dell’UE nasce dopo che il primo ministro ungherese Viktor Orban, ha bloccato il 15 dicembre un piano di aiuti di 50 miliardi di euro per l’Ucraina, mettendo in dubbio il sostegno dell’Europa. I leader dell’UE hanno discusso a lungo nel corso dei negoziati sul pacchetto di aiuti: al termine della giornata Orban si è rifiutato di dare il via libera ai finanziamenti per aiutare Kiev nei prossimi quattro anni. I tentativi di convincere Orban sono stati nulli, compresi quelli di Germania, Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi.

“Abbiamo ancora un po’ di tempo, l’Ucraina non è a corto di soldi nelle prossime settimane”, aveva spiegato il Primo Ministro olandese Mark Rutte. “Sono abbastanza fiducioso che si possa arrivare a un accordo all’inizio del prossimo anno, pensiamo alla fine di gennaio”, aveva aggiunto. L’accordo potrebbe arrivare proprio nel prossimo vertice in programma il primo febbraio: in quell’occasione gli Stati membri dovrebbero fornire garanzie al bilancio Ue per permettere alla Commissione europea di chiedere un prestito fino a 20 miliardi di euro da fornire all’Ucraina nel 2024.