Un anno fa un’alluvione ha distrutto l’Emilia Romagna. Solamente Modigliana, piccolo paesino di 4 mila abitanti sulla montagna forlivese, i danni sono stati pari a 108 milioni soltanto per le strade comunali, distrutte da frane. Il sindaco Jader Dardi, però, non sa dove mettere le mani: il suo Comune dispone infatti di un geometra e di un ingegnere soltanto, che insieme potrebbero gestire soltanto un cantiere da 800 mila euro l’anno. Per questo a Figliuolo sono stati chiesti cinque tecnici in più. “Non è arrivato nemmeno uno, mi hanno dato solo un’amministrativa” spiega al Fatto Quotidiano.
Le proteste, ormai, interessano tutti: sindaci e amministrazioni di destra e di sinistra. La preoccupazione, infatti, è tanta soprattutto tra chi amministra piccoli comuni dell’Appennino, i più toccati dalle acque e dalle frane che non hanno fatto sconti a nessuno. Manca infatti il personale per riuscire ad aprire e poi gestire i cantieri. Anche la ricostruzione delle opere pubbliche è ancora ferma. In Romagna erano stati chiesti 260 tecnici ma ne sono arrivati solamente un quinto.
Emilia Romagna, manca il personale per la ricostruzione
C’è bisogno di personale per cominciare a ricostruire in Emilia Romagna. “Fate scorrere le graduatorie per assumerli” ha chiesto Figliuolo, emanando l’ordinanza di autorizzazione. Le graduatorie, però, sono esaurite e non c’è stato nessun altro provvedimento in grado di immettere lavoratori. “A noi sono rimasti comunque 22 milioni di interventi, non affrontabili dalla nostra macchina comunale” spiega ancora Jader Dardi, sindaco di Modigliana. Come lui, anche tanti altri colleghi.
C’è poi un ulteriore paradosso. Gli 1.2 miliardi pensati per la ricostruzione delle zone colpite dall’alluvione, annunciati da Giorgia Meloni e provenienti dal Pnrr, fissano la conclusione delle opere entro metà 2026: un obiettivo irraggiungibile. La situazione non è drammatica solo a Modigliana. Il sindaco di Dovadola, 1.600 abitanti, spiega al Fatto Quotidiano: “Siamo delusi, speravamo in un percorso più veloce e agile”. Il Comune deve fronteggiare una ricostruzione per 23 milioni di danni delle strade ma ha solamente due tecnici. Il primo cittadino, Tassinari, spiega: “Abbiamo chiesto 35 tecnici, non siamo ancora riusciti a far partire nessun intervento”.