L’ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA E L’ATTACCO DEL GOVERNO CON IL MINISTRO MUSUMECI: “COME SONO STATI SPESI I FONDI IN 10 ANNI?”

Il maltempo delle ultime 48 ore ha provocato purtroppo una seconda alluvione in Emilia Romagna, appena un anno dopo la terribile situazione avvenuta nel maggio 2023: è però sulla forte polemica politica che si è generata in queste ore che accendiamo i riflettori della nostra cronaca, viste le imminenti Elezioni Regionali in Emilia Romagna previste per il 17-18 novembre 2024. Dopo le allerte degli scorsi giorni, il maltempo ha visto nel giro di poche ore soccombere sotto acqua, fiumi esondati e colate di fango intere comunità nel Ravennate e nel Riminese, specie tra Bagnocavallo, Traversara e Faenza.



Attorno a mezzogiorno la conferenza stampa del Governo con il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci informa i primi dati e danni dell’alluvione, sottolineando la quantità di fondi erogati negli ultimi 10 anni verso la Regione amministrata dal Presidente Pd Stefano Bonaccini, Governatore uscente dell’Emilia Romagna. Il conto finale è di 594.567.679 euro, più di mezzo miliardo di euro erogati in 10 anni dai Governi Conte, Draghi e Meloni in merito alle spese da sostenere per migliorare le strutture contro il dissesto idrogeologico locale: «Se la regione Emilia Romagna potesse fare lo sforzo di farci sapere quante di queste risorse sono state spese», attacca il Ministro, si potrebbe sapere ora su quali territori più vulnerabili occorre intervenire ulteriormente. In realtà il conteggio sarebbe anche molto più ampio, circa 100 miliardi di euro dal 1980 fino ad oggi in Emilia Romagna (fonte Tg5, ndr) ma sono spese per lo più stanziate per l’emergenza maltempo e alluvione, non per la prevenzione che invece servirebbe come il pane davanti all’incedere del dissesto tra fiumi e torrenti.



LA REPLICA DEL PD DOPO L’ALLUVIONE: “GOVERNO FA SCIACALLAGGIO”

Lo scontro politico, acuito dalla vicinanza delle Elezioni Regionali, non si frena con l’immediata replica della presidente facente funzioni dell’Emilia Romagna (dopo l’elezione di Bonaccini in Parlamento Ue, ndr) Irene Priolo, che ha chiesto al commissario per l’emergenza alluvione del 2023 Figliuolo di dissociarsi dalle dichiarazioni del Ministro Musumeci: «dal momento che il commissario ritiene che stiamo facendo l’intervento in modo corretto, di dissociarsi dalle dichiarazioni del ministro, cosa che non so se farà», attacca il Governatore nel pieno dell’alluvione ancora in corso.



Dopo Priolo anche alcuni assessori dell’Emilia Romagna, oltre ai sindaci dem del Ravennate, chiedono al Governo di evitare l’accendere delle polemiche in queste ore, rimandando a dopo l’emergenza il momento degli eventuali scontri politici. «La destra di governo si è messa subito a fare sciacallaggio politico per fini elettorali», attacca la segretaria del Pd Elly Schlein attaccando direttamente la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, contestando le “passerelle” di un anno e mezzo fa in Emilia Romagna, senza però fare arrivare ristori a famiglie, imprese e comunità. Il Governo replica che invece i fondi sono stati erogati e inviati, chiedendo invece conto alla regione di che fine abbiano fatto e quali sono stati utilizzati (oltre a dove).

L’ALLUVIONE “PIOMBA” SULLE ELEZIONI REGIONALI IN EMILIA ROMAGNA 2024

Furente contro il Governo anche il candidato Governatore in quota Pd per le Elezioni Regionali Emilia Romagna 2024, Michele de Pascale, attualmente sindaco di Ravenna: dice di aver ascoltato la conferenza stampa del Ministro Musumeci per attendere il punto sull’emergenza con il Governo, ma di aver spento la tv sentendo gli attacchi politici (che sono stati una piccola parte della conferenza, va detto per dovere di cronaca). Al Centrodestra che contesta, anche con dati degli amministratori locali, la mancanza di lavori sugli argini, la pulizia dei fiumi e l’avvio degli impianti per le vasche di laminazione, Priolo contrappone la versione della Regione: «Tutta la manutenzione possibile sui fiumi è stata fatta. Le istituzioni, dovremmo essere tutti dalla stessa parte».

A due mesi dalle Elezioni Regionali, l’alluvione in Emilia Romagna divide sempre più con Palazzo Chigi che ricorda come sulla prevenzione infrastrutturale la competenza principale è in mano alle Regioni, ricevendo l’accusa di “sciacallaggio” dal fronte dem. La candidata Presidente in quota Centrodestra per l’Emilia Romagna, la preside del liceo Malpighi di Bologna Elena Ugolini, sui social posta le visite effettuate in queste ore presso diverse famiglie e imprese segnate dall’alluvione: «Gli stessi luoghi di maggio 2023. La Regione non ha speso i fondi a disposizione per mettere in sicurezza il territorio». È sempre Ugolini a ritenere stancante e grave la politica dello “scarica barile”: serve intervenire sugli argini dei fiumi e sulla prevenzione, ma serve interrompere il cortocircuito con le istituzioni per «rispetto delle persone che hanno subito tre alluvioni in tre anni».