Dal bingo di Cesena agli alberi “rovesciati“, fino al rifacimento delle staccionate di competenza però di Enti Parchi. Le richieste assurde dei sindaci dem al governo dopo l’alluvione che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna continuano a far discutere. Ne parla anche Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia che è all’opposizione nella regione. «Definirla strana è un eufemismo», dice al Giornale a proposito della lista. «Credo che rispecchi, nel metodo e nel merito, un determinato modo di governare di alcune amministrazioni, che fanno fatica a fare autocritica rispetto alla gestione del territorio, che non hanno visione né sanno programmare e che preferiscono oggi scaricare la patata bollente al governo perché di centrodestra». Evangelisti, comunque, ha presentato un’interrogazione per fare chiarezza sulla vicenda.
«La Regione deve fornire le carte e spiegare quale metodo ha utilizzato per stilare la ricognizione dei fabbisogni e se, avuta la lista dai Comuni, ha provveduto a verificare che vi fosse il nesso causale tra quanto richiesto e gli eventi alluvionali». Tornando alle richieste “strane”, l’esponente di Fdi nell’intervista cita quelle mandate dai Comuni non propriamente alluvionati, «che avevano già problemi infrastrutturali pregressi acuiti certo dalle piogge ma non direttamente correlati al fenomeno dell’emergenza». Ma Evangelisti fa anche riferimento a quelle per le strutture pubbliche, come le scuole, istituti e aziende sanitarie, musei, anche solo per infiltrazioni ai tetti o per la sostituzione di infissi vetusti.
ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA, “LE RICHIESTE SCONCERTANTI DEI SINDACI DEM”
«Sconcertante poi leggere della richiesta avanzata dal Comune di Cesena di 4 milioni di euro per il rifacimento della Sala Bingo Ippodromo. Assurdo», tuona Marta Evangelisti nell’intervista rilasciata al Giornale. La politica di Fratelli d’Italia si chiede se davvero a queste opere debba provvedere il governo. C’è poi la questione dei risarcimenti danni per la messa in sicurezza di terreni di enti di natura privatistica, ma Evangelisti parla anche del «rifacimento di staccionate da parte degli Enti Parchi e ripristino di impianti e di rotture da parte di enti di distribuzione che sono Spa». Bisognerebbe chiedersi se ci sia la copertura assicurativa e se qualcuno doveva verificarlo.
Di sicuro, il governo Meloni ha fatto una scelta precisa nominando Figliuolo commissario. «Si tratta di un tecnico di alto profilo che darà garanzia non soltanto alla nostra Regione, ma all’Italia e più in generale all’Europa». Invece, per quanto riguarda l’amministrazione regionale, auspica «un atteggiamento responsabile, collaborativo e meno polemico, nell’esclusivo interesse di chi vive e produce in questo territorio». Il timore, spiega Evangelisti, è che se fosse stato scelto un commissario di sinistra, «sarebbe venuta meno la fase di individuazione delle responsabilità che dovrà emergere se si vuole dare una svolta nella programmazione post emergenziale».