Il presidente del Consiglio Nazionale dei geologi, Arcangelo Francesco Violo, intervistato dal quotidiano La Stampa ha parlato dell’emergenza alluvioni sostenendo che la mancata prevenzione di questi eventi, sta nel sistema frammentario che attualmente il governo ha concesso senza vigilare con un ente unico, che dovrebbe avere il compito di istituire una banca dati comune per coordinare risorse ed interventi.
Uno tra gli obiettivi per il futuro quindi dovrebbe essere di riattivare il meccanismo di progettazione. Per questo, dice, si potrebbe implementare la task force che il governo Renzi aveva istituito nel 2014, poi chiusa, per “concentrare le competenze dei vari ministeri e cercare di minimizzare il rischio idrogeologico con interventi sul territorio“. Il sistema aveva sicuramente dei lati positivi, aggiunge, ad esempio “il censimento delle esigenze dei comuni che aveva portato alla creazione di un’unica banca dati, quella del Rendis. Le richieste segnalavano la necessità di 11mila interventi per circa 30 miliardi di euro di spesa“.
Presidente geologi Violo “Dare priorità a interventi di prevenzione idrogeologica”
Per prevenire i danni causati dalle alluvioni, il presidente dei geologi Violo, afferma che occorre una struttura unica che “metta in comuncazione sia il ministero dell’Ambiente che gli altri dicasteri, in modo da controllare l’attuazione di piani pluriennali“. Perchè la maggiore criticità è rappresentata proprio dalla frammentazione, e dal mancato utilizzo di fondi, che spesso vanno dispersi in progetti meno utili.
“Evitare le ridondanze burocratiche, e snellire le procedure”, questo dovrebbe essere compito del governo, che invece ha lasciato troppa autonomia di impiego dei soldi“. Inoltre, conclude Violo, la pianificazione non è stata fatta in modo corretto e quindi con l’impatto di eventi straordinari come queste ultime alluvioni, gli effetti disastrosi sono stati amplificati. Priorità quindi va data alla creazione di una banca dati che potrà stabilire in base alle varie situazioni oggettive, a chi destinare i soldi per interventi più urgenti.