Pioggia, fango e paura in Alto Adige, in un venerdì caratterizzato da un maltempo che ha assunto caratteri spaventosi. Si è abbattuto un nubifragio tale che in Badia è arrivata una bomba d’acqua. L’area intorno a San Martino in Badia è stata quella più colpita. Qui in un’ora, dalle ore 17:20, sono caduti quasi 100 millimetri di pioggia per metro quadro. Per rendere l’idea, basti pensare che la quantità più alta registrata finora è di 112 millimetri per metro quadrato tra il 31 gennaio e il 1° gennaio 1986 a Bolzano, ma nell’arco di un giorno. Nella giornata di ieri sono stati registrati oltre 200 interventi. Mille vigili del fuoco volontari di 50 corpi sono intervenuti dalle prime ore del pomeriggio. Ma anche il Corpo Permanente e il personale dei Bacini montani è stato mobilitato.
In Val Pusteria, secondo quanto riportato dall’Alto Adige, è stata attivata la centrale distrettuale, mentre a Bolzano è stato attivato il Centro situazioni provinciale per valutare l’evolversi della situazione. Nella zona di Fleres è esondato il torrente Korbbach, coinvolgendo alcune case e una stalla. Una colata di fango alta due metri, causata da un violento temporale, è arrivata fino al villaggio di Sant’Antonio: sei case danneggiate, tre in modo grave, una è stata evacuata. Una frana nella zona di Sorafurcia di Valdaora ha coinvolto invece alcune auto. I turisti hanno fatto in tempo ad abbandonare i mezzi. Invece in Val Badia è stato evacuato un albergo in via precauzionale: gli ospiti sono stati trasferiti in altre zone della zona di Brunico.
NUBIFRAGIO ALTO ADIGE: ALBERGHI EVACUATI, FRANE E PAURA
Nella zona di Valdaora sono stati allestiti 50 letti provvisori in via precauzionale, mentre a San Vigilio di Marebbe si segnalano danneggiamenti ad alcuni ponti, mentre alcune autovetture sono rimaste bloccate tra le frane arrivate sulle strade. A tal proposito, numerose sono state quelle cadute nella zona di Rasun-Anterselva, Cengles e in Val Martello, ma non hanno fortunatamente creato danni particolari. La briglia di Funi a monte Bruno s’è riempita del materiale trasportato dalla Rienza, proteggendo così l’abitato. Fortunatamente in nessuna zona sono stati registrati feriti. Ma non sono mancati momenti di paura. Repubblica parla poi di un centinaio di persone tra turisti e residenti che sono state evacuate da alberghi e case in valle di Fassa, in particolare nella zona di Vigo di Fassa, dove si è abbattuta una bomba d’acqua che ha causato in poco tempo frane e smottamenti, oltre che l’esondazione di alcuni corsi d’acqua, come a Fontanazzo e Campestri, che sono frazioni di Mazzin e San Jan, dove una frana di fango, secondo quanto riportato dal Tgr Trento, ha invaso la strada. Le persone evacuate hanno trascorso la notte nel Centro della Protezione civile e nelle palestre.