Importanti aggiornamenti su Altra Italia, il nuovo progetto politico lanciato da Silvio Berlusconi. Come riporta Adnkronos, l’ex premier ha registrato il nome del nuovo movimento all’Ufficio brevetti e marchi del Ministero dello Sviluppo Economico. La dicitura “Altra Italia” è stata depositata cinque giorni fa: i documenti sono stati presentati da Cristina Rossello, deputata e commissario azzurro di Milano-Grande Città. Una nuova creatura politica che punta alla società civile ed al mondo delle professioni e delle imprese, una struttura giovane da affiancare a Forza Italia con candidati da schierare nelle liste alle prossime competizioni elettorali, politiche e non. Una mossa per rivitalizzare FI, reduce da batoste degne di nota e ormai superato e staccato da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Attese novità a stretto giro di posta, il Cavaliere torna in campo e lo fa da protagonista. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ALTRA ITALIA, IL NUOVO PROGETTO POLITICO DI SILVIO BERLUSCONI
Se “Porta a Porta” è la “terza Camera”, le presentazioni dei libri di Bruno Vespa sono di certo la “quarta Camera” della politica italiana: lo ha confermato ancora oggi il giornalista-conduttore che ospitando Silvio Berlusconi alla presentazione di “Perché l’Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)” ha lanciato lo scoop sulla prossima fondazione di “Altra Italia”. Il movimento fondato da Berlusconi lo scorso luglio, anticipando di qualche mese quella del suo “ex-delfino” designato Matteo Renzi (Italia Viva, ndr) ma che ancora non è entrato a pieno regime, con diversi dubbi e “misteri” su ruoli e finalità. «Penso alla creazione di due o tre nuclei di Altra Italia per ogni regione, prendendo anche il meglio delle liste civiche che si ispirano ai nostri valori. Una struttura giovane che si federi con Forza Italia senza ruoli di preminenza dell’una sull’altra. Da qui potrà nascere il mio successore»: il grande polo moderato è il “sogno” di tutti gli ultimi nuovi partiti nati sulle ceneri del Governo Conte-1 (Calenda, lo stesso Renzi, Giovanni Toti, uscito da Forza Italia proprio dopo la federazione di Altra Italia) ma per il Cavaliere in origine doveva rappresentare una nuova casa del Centrodestra. Pur non rinnegando l’alleanza con Salvini e Meloni rilanciata ancora dopo le ultime Regionali in Umbria, resta evidente come la “casa dei moderati” di Altra Italia non rappresenti al momento la mira preferita delle forze sovraniste. E così il “sogno” iniziale di Berlusconi ha trovato diversi intoppi, fino ad oggi quando sembra delinearsi un futuro più chiaro per Forza Italia e gli “azzurri”: «Sento il dovere di fare qualcosa, di non assistere passivamente al deteriorarsi della situazione politica nel nostro Paese. Nella situazione in cui siamo ridotti noi sentiamo il dovere di dare una struttura a quella che abbiamo chiamato “l’Altra Italia”, la “Vera Italia” e di realizzare una federazione dei partiti, dei movimenti e della realtà civiche di centro-destra o vicine al centro-destra».
COME SARÀ “ALTRA ITALIA”: “SARÀ FEDERATA CON FORZA ITALIA”
Ancora Berlusconi scatenato alla presentazione del libro di Bruno Vespa, con l’avvertimento che il nuovo Altra Italia non soppianterà Forza Italia bensì ne sarà federata con una spinta “locale” e “civile” che possa portare in futuro, questa la speranza dell’ex premier, il “nuovo” Berlusconi: «Ho sempre cercato il successore nei coordinatori nazionali. Se ne sono avvicendati tanti, ma quelli che si candidavano come miei successori non stati avvertiti come tali dal nostro Movimento e se ne sono andati… In ogni caso ricordo che chi ha lasciato Forza Italia non ha mai fatto una bella fine politica». Inutile non rilevare una certa quale “bordata” a Mara Carfagna, data sempre più lontana da Forza Italia dopo la mancata presenza nella piazza San Giovanni di Roma con tutto il Centrodestra oltre alle critiche riservate alla coalizione «troppo legata a Salvini e Meloni», pronunciò così la vicepresidente della Camera. Da ultimo, lo scontro generato sulla votazione della Commissione Segre dove Berlusconi ha bacchettato pubblicamente la Carfagna per aver attaccato Forza Italia e la sua “subalternità” a Lega e Fratelli d’Italia. Parlare oggi di un’Altra Italia dove lì potrà nascere il suo successore significa, tra le righe, una bocciatura semi-totale di tutta la classe dirigente attuale di Forza Italia: Mara Carfagna, ovviamente, compresa.