Solo qualche giorno fa Angelo Borrelli aveva smentito l’esistenza di atti secretati, ora ammette che i verbali del Comitato tecnico-scientifico non possono essere divulgati. Il caso di Alzano Lombardo e Nembro non solo continua a far discutere, ma getta anche qualche ombra in merito ad alcuni aspetti della gestione dell’emergenza coronavirus. Partiamo da quanto accaduto nella conferenza stampa della Protezione civile dell’11 aprile. La giornalista Filomena Rorro di Chi l’ha visto chiese conto di una “nota segreta” in cui il Comitato tecnico-scientifico suggeriva la chiusura di questi due Comuni. «Non c’è nulla di secretato. Sono normali atti del Comitato tecnico-scientifico», rispose in quell’occasione il capo della Protezione civile. A distanza di due settimane si smentisce da solo. «Le rifaccio una domanda che le ho fatta due settimane fa. È possibile avere i verbali del Comitato scientifico? In particolare, anche quello del 3 marzo, dove veniva prevista la chiusura di Alzano Lombardo e Nembro», ha incalzato la collega. E così arriva il colpo di scena.
BORRELLI “ALZANO E NEMBRO? NON VI DIAMO ATTI”
«Come le avevo detto, stavamo facendo degli approfondimenti giuridici che abbiamo terminato un paio di giorni fa», esordisce Angelo Borrelli nella risposta alla giornalista in conferenza stampa. Poi spiega che quegli atti del Comitato tecnico-scientifico sono «presupposti di provvedimenti normativi e di provvedimenti amministrativi e di carattere generale, come i Dpcm, che contengono delle informazioni che sono sensibili e delicate». Per questo, ha proseguito Borrelli, non possono essere divulgati anche quelli di Alzano e Nembro, pur ribadendo che non sono secretati. «Per cui a livello normativo questi atti li renderemo disponibili, così come prevede la norma, al termine dello stato di emergenza, più in là». E quindi ha chiuso il discorso: «In questo momento riteniamo opportuno renderli noti». Sollecitato di nuovo in conferenza stampa, ha poi ribadito: «Confermo che non sono secretati, ma tecnicamente sono informazioni non classificate-riservate. Come tali, ci riserviamo anche di fare una valutazione e renderli disponibili più in là». Del resto, Borrelli era stato già smentito dal Codacons che, richiedendo le motivazioni relative al rifiuto di ventilatori di un’azienda cinese, si era sentito rispondere da Tiziana Coccoluto, vice capo di Gabinetto del Ministero della Salute, che «i verbali contenenti il parere del Comitato tecnico-scientifico sono secretati».