Alzheimer, nuove speranze per i pazienti che combattono con la prima fase della malattia, la Food and Drugs Administration FDA, ha dato il via all’approvazione per il nuovo farmaco Leqembi, un medicinale che si è dimostrato in grado di rallentare il processo di declino cognitivo fino al 28% se assunto per almeno 18 mesi. La notizia era stata data in anteprima dal quotidiano Washington Post che aveva pubblicato anche i risultati dei test, nei quali veniva evidenziata l’efficacia del preparato, nel ridurre i grumi di amiloide, tra i principali segni della malattia in corso e responsabili del rallentamento delle funzioni cerebrali.
Per questo la FDA aveva già approvato un percorso veloce rispetto all’ordinario iter di approvazione di altri farmaci sperimentali al quale avevano partecipato vari volontari. Successivamente, nonostante alcuni effetti collaterali che per alcuni pazienti si sono manifestati, il Leqembi è stato considerato un trattamento sicuro ed efficace. La casa farmaceutica che lo produce però è stata costretta ad inserire le probabili conseguenze, come sanguinamento cerebrale e gonfiore nelle avvertenze.
Alzheimer, approvato nuovo farmaco in Usa, ma l’assicurazione non copre le spese
Il farmaco Leqembi è stato approvato dalla FDA per la cura dell’Alzheimer in fase iniziale. Le associazioni di pazienti USA però hanno già sollevato una polemica a riguardo. Il trattamento ha dimostrato di poter ridurre moderatamente il declino cognitivo provocato dalla malattia invalidante, ma nonostante questo il timore è che non verrà garantita la somministrazione a tutti. La medicare, programma di assicurazione sanitaria statunitense, non coprirà i costi di questo medicinale in forma piena.
La società ha infatti annunciato che solo gli iscritti ad un apposiuto registro nazionale, che dovrà poi monitorare progressi benefici ed effetti collaterali, potranno beneficiare della distribuzione gratuita. IL rischio quindi è che dei 6,7 milioni di persone negli Stati Uniti che soffrono di Alzheimer, solo poche centinaia riusciranno ad accedere alla somministrazione del Leqembi.