Sin dall’inizio della pandemia Covid si è aperta una riflessione nella comunità scientifica riguardo gli effetti dell’infezione sul cervello. Del resto, è subito emerso che è uno dei suoi bersagli. Ma ora emerge che queste complicazioni neurologiche possono avere anche lunga durata. Lo dimostra uno studio condotto dalle neurologhe Serena Spudich e Avindra Nath e pubblicato su Science. I disturbi individuati sono molteplici: dalla confusione alla depressione, passando a problemi sensoriali e anche psicosi. Inoltre, potrebbe portare a ictus e innescare lo sviluppo di malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson. Ma si parla anche di disfunzioni vascolari e immunitarie, neuroinfiammazioni non specifiche, disregolazioni autoimmuni antineurali e infezioni virali nel sistema nervoso centrale. Per le due esperte di Chicago non è solo una questione che riguarda le forme gravi, ma anche quelle moderate.



C’è poi uno studio italiano, Covid Next, che evidenzia come i disturbi neurologici e psichiatrici hanno un andamento opposto a quelli respiratori e metabolici, aumentando infatti quando la fase acuta dell’infezione è risolta. Ma qual è il legame tra il Covid e questi disturbi? Un ruolo sembrano averlo i meccanismi neuroinfiammatori causati dal Covid e le condizioni pregresse della persona che si aggravano con uno stress intenso e prolungato.



EFFETTO COVID SU CERVELLO: DISTURBI E ALTERAZIONI

Secondo Alessandro Padovani, ordinario di Neurologia dell’Università di Brescia, presidente della Società Italiana di Neurologia e responsabile dello studio Covid Next, l’infezione può causare difetti di ossigenazione cerebrale che interferiscono con le abituali capacità cognitive, emotive e comportamentali. Anche l’esposizione ad alcune terapie, come i farmaci cortisonici, può causare disturbi neuropsichiatrici. Infine, anche alterazioni morfologiche del cervello potrebbero avere un ruolo nella crescita dei disturbi neurologici e psichiatrici dopo il Covid.



Giovanni Biggio, professore emerito di Neuropsicofarmacologia dell’Università di Cagliari, ad esempio ha confermato che si stanno osservando alterazioni cerebrali nei pazienti che dopo il Covid sviluppano ansia e depressione. “Gli studi con scansioni cerebrali stanno riferendo nei pazienti contagiati una riduzione della materia grigia in aree come l’ippocampo, che è connesso alla memoria, o le aree associate alle emozioni“. La pandemia, dunque, sta avendo un impatto negativo sulla morfologia del cervello.