Durante l’Annual meeting organizzato dall’Irccs San Raffaele a Roma è stato presentato un importante progetto di prevenzione all’Alzheimer. In generale tutte le malattie neurodegenerative sono state centrali durante il meeting annuale, la cui funzione è proprio quella di fare il punto sulla ricerca medica e farmacologica su quelle che sono tra le più ignote malattie di cui soffra l’essere umano. A presentare il progetto Interceptor che dovrebbe contribuire a ridurre l’incidenza dell’Alzheimer è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci nel corso di un intervento tenuto in video conferenza che ha dato il via al meeting.



Schillaci: “Con Interceptor riusciremo a prevedere l’Alzheimer”

Il progetto Interceptor contro l’Alzheimer, ha spiegato il ministro, vedrà anche la partecipazione del dicastero che guida, oltre che dell’Aifa, in qualità ovviamente di finanziatori. Consisterà, ha spiegato, in uno strumento diagnostico che sarà messo a punto nei prossimi mesi, grazie al quale si potranno identificare i sintomi precoci dello sviluppo della malattia neurodegenerativa. “Il suo successo”, ha spiegato Schillaci, “potrà avere un impatto significativo sulla nostra capacità di prevenire, diagnosticare e trattare” questo tipo di malattia.



Inoltre, il progetto Interceptor dovrebbe funzionare sia con i sintomi precoci dell’Alzheimer, che con quelli di altre malattie degenerative analoghe, rivoluzionando in generale il loro trattamento. “La discussione di studi e scoperte legate alle principali malattie neurologiche”, ha spiegato il ministro Schillaci parlando dello scopo del meeting dell’Irccs, come “demenze, malattie cerebrovascolari, neuro-oncologia, epilessia, sclerosi multipla, Alzheimer e disturbi dell’età evolutiva è essenziale per comprendere e affrontare le sfide rappresentate da queste condizioni, che costituiscono una causa significativa di deficit e disabilità a livello globale“. Patologie “al centro della nostra agenda politica su diversi fronti dalla ricerca e dalle diagnosi avanzate alle terapie innovative e ai programmi di riabilitazione”, mentre l’Irccs “si configura come esempio di eccellenza nel sostegno di giovani ricercatori nelle promozioni di piattaforme tecnologiche e progetti di ricerca mirati a sviluppare trattamenti efficacie amigliorarela qualità della vita dei pazienti”.

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