Secondo un recente studio, citato dal quotidiano britannico The Times, una determinata gamma di sonniferi potrebbe aiutare a ridurre l’insorgenza del morbo di Alzheimer. Da tempo, infatti, si cerca di comprendere a fondo, ed ovviamente prevenire, le formazioni di placche nel cervello tipiche della malattia, che portano ad uno scorretto funzionamento dell’intero apparato, specialmente dal punto di vista della memoria. Tutte le varie terapie ipotizzate e testate nel corso degli anni per prevenire o curare l’Alzheimer, però, si sono rivelate a conti fatti piuttosto inconcludenti e il morbo rimane una delle patologie più dannose ed ignote che l’umanità si trova ad affrontare.



Lo studio sui sonniferi contro l’Alzheimer

Ora, però, sembra che stia iniziando ad affacciarsi una nuova possibile terapia contro l’Alzheimer che prevede l’uso di farmaci sicuri, già presenti sul mercato e marcatamente diffusi. Lo hanno ipotizzato alcuni ricercatori della Washington University School of Medicine di Saint Louis, che hanno anche condotto un primo, e piuttosto timido, test su alcuni volontari. L’assunto da cui sono partiti è che il morbo è strettamente legato (tra le altre cose) anche ad una scorretta routine di sonno e veglia.



Per seguire la loro intuizione sull’Alzheimer i ricercatori hanno preso un pool di 38 soggetti volontari, senza nessun problema cognitivo riscontrato, tra i 45 e i 65 anni. Ad un gruppo è stato somministrata un’elevata dose di sonnifero (si trattava del Suvorexant, diffuso in Italia con il nome di Belsomra), ad un altro una dose minore e ad un terzo un placebo. Analizzando, poi, il liquido cerebrospinale delle 38 persone è emerso come il gruppo ad alto dosaggio rilevasse una minore quantità di Beta Amiloide e Tau nel cervello, mentre gli altri due gruppi non avrebbero avuto modificazioni significative. La proteina Beta Amiloide è la responsabile della formazione delle placche nel cervello tipiche dell’Alzheimer, mentre la Tau, formando dei grovigli tra le cellule cerebrali, porta alla morte rapida dei neuroni.

Leggi anche

Una dieta sana può ridurre l'insorgenza del tumore al colon retto/ Ecco quali sono i cibi da evitare