Una nuova era per il trattamento della demenza: Eli Lilly, azienda farmaceutica statunitense, ha reso noti i risultati riguardo l’utilizzo di un farmaco per Alzheimer che ha rallentato di un terzo il declino. La compagnia ha annunciato ieri che il suo farmaco Donanemab ha ritardato il peggioramento dei sintomi del 35 per cento. Il risultato è stato definito come “notevole” dagli esperti. Nella metà dei pazienti, il farmaco ha fermato il declino mentale per più di un anno. Gli scienziati hanno presentato i dati come “estremamente entusiasmanti” e l’Alzheimer‘s Society ha affermato che ha segnato “l’inizio della fine dell’Alzheimer”.



“Questo risultato conferma che stiamo entrando nell’era del trattamento della malattia di Alzheimer“, ha spiegato la dottoressa Cath Mummery, neurologa consulente presso l’University College London Hospitals NHS Foundation Trust. “Stiamo ora entrando nel tempo della modifica della malattia, dove potremmo realisticamente sperare di curare e mantenere qualcuno con il morbo di Alzheimer, con una gestione della malattia a lungo termine, piuttosto che con cure palliative e di supporto” ha continuato l’esperta.



Si attende l’approvazione di FDA

I farmaci esistenti non fermano la progressione dell’Alzheimer. Il nuovo trattamento, somministrato una volta al mese per infusione, dovrebbe essere approvato dalla Medicines Healthcare and Products Regulatory Agency (MHRA) e dal National Institute for Health and Products Care Excellence (Nizza): il processo può richiedere anni ma il farmaco fa ben sperare. Si prevede che il numero di persone che convivono con l’Alzheimer, aumenterà a più di un milione entro il 2030, come spiega il Daily Telegraph.

Donanemab è il secondo farmaco per l’Alzheimer ad aver avuto successo nell’ultimo anno: questo agisce liberando il cervello dalle placche amiloidi appiccicose che impediscono la comunicazione tra le cellule cerebrali. Lo studio ha coinvolto 1.182 pazienti con Alzheimer precoce: il farmaco ha ritardato il peggioramento dei sintomi e ha permesso ai pazienti di continuare a svolgere le attività quotidiane più a lungo. Sono state prese in esame anche 552 persone che si trovavano in una fase avanzata e i risultati hanno mostrato che ha rallentato la progressione della malattia fino al 29%. Eli Lilly si rivolgerà alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense per l’approvazione in questo trimestre e “procederà con le richieste normative globali il più rapidamente possibile”.