Da settembre Ama si ritroverà in organico quattrocento nuovi spazzini da mandare in giro per le strade di Roma, a ripulire le piazze invase dai turisti e dalla movida, ma anche le zone residenziali o le zone monumentali. La municipalizzata ha semplicemente recuperato il personale dal gruppo dei cosiddetti “inidonei parziali”, quasi un sesto dell’organico totale. Si tratta di lavoratori che per motivi di salute non possono effettuare le operazioni più pesanti, come carico e scarico dei rifiuti: l’azienda, riprendendo a effettuare le visite mediche di controllo, poco frequenti negli ultimi anni, ha trovato molti di questi in condizioni idonei al lavoro.



Come sottolinea Il Messaggero, non si tratterebbe di falsi invalidi ma di persone che hanno usufruito del caos organizzativo di Ama, che negli ultimi anni non aveva più effettuato controlli periodici con regolarità. L’azienda già in passato avrebbe potuto utilizzarli con mansioni diverse, come controllare i registri o vigilare sugli ingressi. Così, però, non è stato.



Ama, accelerata alle visite mediche a Roma

Qualcosa, in Ama, è cambiato già all’inizio dell’anno scorso. La prima linea dell’azienda guidata da Daniele Pace ha dato infatti un’accelerata alle visite mediche. È stato inoltre sospeso lo stipendio ai dipendenti che rimandavano o si rifiutavano di presentarsi dal medico. Tra gennaio e marzo, ad esempio, il numero di inidonei totali è passato da 255 a 123 unità, per poi arrivare ai 60 di oggi, anche incentivando l’uscita di chi non era in condizioni di lavorare. In primavera, poi, la municipalizzata ha discusso su come utilizzare al meglio questo personale: al tavolo di confronto non solamente visite mediche e controlli ma anche la necessità di creare una figura apposita professionale, quella dell’addetto allo spazzamento leggero.



Su una platea di circa 1700 persone, 400 hanno accettato di tornare a mansioni più operative, come lo spazzamento e il lavaggio delle strade, spiega Il Messaggero. Gli inidonei parziali, dunque, saranno collocati in squadre di due nei punti nevralgici della Capitale, dove ci sono più turisti e monumenti o nei quartieri più popolosi e a maggior ragione nei pressi di ospedali e scuole. Verranno creati dei veri e propri presidi dove gli addetti puliranno la città.