Mancano poco più di tre mesi al Festival di Sanremo 2020 ma è già tempo di voci e indiscrezioni. L’erede di Claudio Baglioni è Amadeus, direttore artistico e conduttore dell’edizione numero 70 della celebre kermesse canora. Intervistato da Il Messaggero, il volto dei Soliti Ignoti ha rivelato che sono arrivate una cinquantina di canzoni dei Big e che le selezioni inizieranno da lunedì: si arriverà a 22 brani in concorso. Negli ultimi giorni si è parlato molto dei possibili artisti in gara (da Giordana Angi ad Alberto Urso, passando per Albano & Romina), ma Amadeus non si è sbilanciato. Una battuta sul ritorno delle nuove proposte: «Credo nella tradizione e nei giovani, che secondo me devono fare un percorso lungo e non giocarsi tutto in una notte. E poi non mi sembra corretto nei confronti dei 20 Big fare in modo che qualcuno senza una storia consolidata possa scavalcarli». Un’altra novità è l’assenza del Dopofestival: «Ci sarà? No. Mi piaceva tanti anni fa, poi mi sono sempre addormentato. Fiorello l’ha trasformato in L’altro Festival per Raiplay, su cui ho deciso di far passare in diretta anche l’incontro giornaliero con la stampa di dirigenti e artisti Rai».
AMADEUS: “NO BELEN A SANREMO 2020. FERRAGNI E BELLUCCI…”
Amadeus si è poi soffermato su due grandi amici e colleghi come Fiorello e Jovanotti: «Ne parleremo a dicembre. Qualsiasi cosa faccia a me va bene. Spero resti il più a lungo possibile. Ai tempi di Radio Deejay, 35 anni fa, a Milano ci siamo fatti una promessa: fare Sanremo insieme». Un Festival con volti nuovi, chiusa la porta per il ritorno di Belen Rodriguez a Sanremo 2020: «Escluso il suo ritorno? Direi di sì. Voglio un Festival imprevedibile. Pieno di sorprese». Discorso diverso per Monica Bellucci e Chiara Ferragni: «Non faccio nomi, ma perché no?». Una cosa è sicura: chi sarà al suo fianco sul palco dell’Ariston «saranno residenti: due donne o due donne e un uomo». «Bei gattoni. Più italiani che stranieri» a proposito dei super ospiti, ma per il momento nessun nome: «Il sogno? Ce l’ho, ma non è sempre un nome grosso che ti fa fare centro. Sono le idee».