Amadeus, Sanremo 2020 e le immancabili polemiche sul Festival della canzone italiana più amato di sempre. Nelle scorse settimane la Rai ha ufficializzato che sarà il conduttore di Ravenna – Amedeo Umberto Rita Sebastiani – a presentare la 70esima edizione della kermesse sanremese. Amadeus sarà anche il direttore artistico e secondo Andrea Laffranchi «si troverà di fare scelte in conflitto di interessi»: il giornalista ha spiegato sul Corriere della Sera che il volto di Reazione a catena dovrà fare i conti con decisione scomode nel corso della formazione del cast artistico e nella selezione delle canzoni in gara. Dopo le polemiche sul presunto conflitto di interessi di Claudio Baglioni, ecco il primo campanello d’allarme per lo showman 56enne, finito negli scorsi giorni nel mirino di Morgan: secondo il cantante, infatti, scegliere Amadeus per condurre Sanremo 2020 è «come chiamare elettricista a riparare un lavandino».
AMADEUS, SANREMO 2020 E IL RISCHIO CONFLITTO D’INTERESSI
Andrea Laffranchi parla di «tre fantasmi»: il primo è certamente il più facile da gestire ed è quello relativo allo «spirito degli amici», Fiorello e Jovanotti. Il secondo è quello più evidente: il giornalista evidenzia che Amadeus fa parte della scuderia di Lucio Presta e, come già accaduto nel corso delle passate edizioni, scatterà il sospetto che «agenti e manager sfruttino il pacchetto di casa». Infine, il più delicato: Andrea Laffranchi consiglia al neo direttore artistico del Festival di Sanremo di non mischiare il racconto dei 70 anni della kermesse con la gara, lasciando da parte la tentazione di «invitare uno dei concorrenti del suo “Ora o mai più”, il talent di Rai1 che voleva dare una seconda chance ai dimenticati e alle meteore della canzonetta». Del resto, secondo Laffranchi, il pubblico preferisce uno sconosciuto alle «canzoni di un bollito».