La migliore quarta serata della storia del Festival da quando esistono le rilevazioni Auditel: è questo il dato con cui Amadeus e compagnia si presentano in conferenza stampa, tradotto in numeri il 67% di share con una media di più di 12 milioni di spettatori. Un successo, e stavolta si può dire, senza precedenti che è il viatico migliore per la serata finale, quella che decreterà il vincitore della 74^ edizione del Festival di Sanremo.



Stasera si partirà intorno alle 20,40 con l’inno di Mameli, che è un po’ tradizione, un po’ volata alla fiction su Mameli, e poi Renga e Nek primi cantanti in gara: ultima a cantare Rose Villain. Poi canteranno di nuovo i primi cinque della classifica e si finirà alle 2,30. A votare saranno gli spettatori da casa durante la serata e poi tutti quanti, comprese radio e sala stampa, la finale a 5.



A condurre la serata con Amadeus ci sarà Fiorello: “Felicissimo e onorato di aver preso parte a un’altra vittoria, divertendoci assieme a tutti i partecipanti. Per la prima volta ci saranno le mie figlie, cercherò di dare il massimo ma senza esagerare, come fatto certe volte”. E sul presunto abbandono di Amadeus dice: “Non ci sarà un sesto festival di Amadeus. Fino ad agosto. È lì che mi preoccupo: ad agosto Amadeus ti chiama e ti comincia a dire: “Sai, ci ho ripensato…mi è venuta un’idea…vediamo…Ecco, se supero agosto, poi va tutto bene”.

Tiene banco la vittoria di ieri di Geolier, soprattutto la reazione del teatro che ha fischiato e ha abbandonato la sala per protesta contro la mancata vittoria di Angelina Mango. “Mi dispiace umanamente per Geolier – dice Amadeus – è un ragazzo che ha fatto il suo lavoro e ha vinto la serata. L’Ariston ha spesso fischiato o rumoreggiato per giudizi che non condivideva, ma in ogni caso mi è spiaciuto vedere un bravo rapper che ha portato i suoi amici e il suo mondo sul palco e si ricorderà della vittoria con i fischi”.



La vittoria di ieri ha scatenato polemiche scomposte da parte di utenti social e purtroppo anche colleghi, commenti violenti e osceni contro i napoletani letti in conferenza da Marta Cagnola di Radio 24: “Polarizzazione volgare a cui i social ci stanno abituando, dobbiamo mettere in atto metodi di revisione e controllo a questi commenti”, afferma Marcello Ciannamea, direttore dell’intrattenimento del prime time RAI. Amadeus aggiunge: “Ho letto insulti contro Frank Sinatra e Michael Jackson, figuriamoci se non possono insultare me o Geolier”.

E poi ritorna il caso Travolta e le conseguenze legate alla pubblicità occulta che l’attore avrebbe portato a Sanremo, una sponsorizzazione di cui Rai e direzione di Sanremo confermano non sapevano nulla: l’AGCOM sta indagando per la mancata copertura dei loghi incriminati, il Codacons ha presentato esposti e la RAI presenterà denuncia contro Travolta, anche per “cautelarsi dai possibili danni che possono scaturire da questa situazione”.

Ad Amadeus toccano, come sempre, inevitabilmente, le considerazioni sui cinque anni di direzione artistica, stavolta sul tipo di canzoni che ha accolto di anno in anno e degli artisti che non ha potuto avere con sé: “Mi lascio guidare da quello che mi arriva, dalle tendenze dell’anno, per esempio il 2021 è stato più cantautorale. Ovviamente, per venire qui devi avere un progetto discografico, quindi se un bravo artista non ce l’ha non viene, per esempio, amo Mannarino, ma quando l’ho cercato non aveva progetti discografici o canzoni da portare”.

Stasera non sarà solo l’ultimo atto dell’edizione 2024, ma la fine di un’era a suo modo gloriosa, da cui ripartire o da cambiare da capo, ma di cui non si potrà prescindere. Stasera finirà l’era Amadeus. Fino ad agosto, almeno.