Amadeus, nessuno come lui nella storia del Festival di Sanremo

Parlare di vigilia è forse improprio, ma siamo ormai realmente ad un passo dal Festival di Sanremo 2024. Sul palco dell’Ariston dirigerà lo spettacolo, per la 5a volta consecutiva, Amadeus: una scelta avvalorata dal grande successo del conduttore che tra musica e show è riuscito a trasformare la kermesse nuovamente nell’appuntamento più atteso dell’anno. Come risaputo, salvo clamorosi colpi di scena, dovrebbe essere la sua ultima volta al timone della kermesse canora.



Diverse sono le opinioni di chi spera che Amadeus possa tornare sul palco del Festival di Sanremo anche nel 2025, ma in particolare – come riporta La Repubblica – sono le case discografiche a tifare per una sua riconferma per il prossimo anno. A tal proposito, il portale riporta il parere di Enzo Mazza – Ceo di Fimi – in un’intervista rilasciata ad Adnkronos. “I risultati di Amadeus parlano da soli: siamo a oltre 120 dischi di platino nelle sue edizioni, che sono più di tutti quelli raccolti dalle canzoni passate nei festival dei dieci anni precedenti…”.



Enzo Mazza, Ceo di Fimi: “Amadeus ha fatto un lavoro incredibile, non si può negare…”

Sempre Enzo Mazza, oltre a citare i numeri da capogiro dal punto di vista discografico in riferimento ai Festival di Sanremo condotti da Amadeus, ha anche aggiunto delle sincere parole di elogio per il conduttore. “Ha fatto un lavoro incredibile e non si può negare che ci sia l’interesse a vederlo confermato anche per il sesto festival”. Il Ceo della Fimi ha dunque sottolineato – sempre nell’intervista per Adnkronos – come sia evidente il cambio di rotta della kermesse rispetto alle edizioni precedenti. “E’ cresciuto rispetto al passato grazie all’innovazione che c’è stata… Non c’è più quella risposta sostanzialmente negativa che c’era qualche anno fa all’andare in gara”.



Dunque, il valore dei Festival di Sanremo targati Amadeus non è solo percepibile dal punto di vista dei numeri, ma anche dal punto di vista dello spettacolo effettivo. Appeal artistico e mediatico con pochi precedenti, cantanti che quasi fanno a gara per avere un posto tra i big; aspetti che indubbiamente portano la firma del conduttore e che potrebbero convincerlo a calcare anche il prossimo anno il palco dell’Ariston nelle vesti di conduttore. Enzo Mazza – come riporta La Repubblica – pone dunque l’accento sull’impatto discografico: “Solo negli anni di Amadeus abbiamo avuto 16 platini nel 2020, 28 nel 2021, 40 nel 2022 e 37 nel 2023. Una massa di dischi di platino che non si è mai vista nella storia del festival”.