Amadeus, tutto pronto per il Festival di Sanremo 2024: “Se andrà male aprirò una pizzeria…”
E’ ormai tutto pronto per la quinta edizione del Festival di Sanremo con la firma di Amadeus. Il conduttore – in esclusiva per Vanity Fair – si è concesso un’ampia intervista disponibile sul prossimo numero del magazine e sul sito ufficiale il prossimo 31 gennaio. Il timoniere della kermesse è partito dal descrivere i principi della sua attività professionale: “Lavoro senza paura delle conseguenze perchè credo nella libertà di tutti, una libertà di amore, di genere di colore della pelle. Ognuno nella sua vita deve fare quello che lo rende felice… Se andrà tutto male? Aprirò una pizzeria al taglio; senza rimpianti, senza snobismi. I valori in cui credo sono tutto, toglimi quelli e mi togli tutto”.
Sempre parlando della sua attività professionale e dei punti fermi che lo accompagnano, Amadeus ha spiegato: “Non ho mai cercato scorciatoie. Né ho mai voluto compiacere nessuno. Non ho mai detto per chi voto proprio per non essere etichettato. Mi faccio guidare sempre dalle mie sensazioni. Dallo stomaco e dal cuore. E lavoro solo per il bene dello spettacolo e del pubblico. A 61 anni, poi, non ho nessuna intenzione di andare in pensione”.
Amadeus, dagli anni di difficoltà alla stima per Maria De Filippi: “Grande lavoro e belle idee…”
Nel prossimo numero di Vanity Fair – e sul sito ufficiale dal prossimo 31 gennaio – Amadeus ha chiaramente argomentato anche a proposito del Festival di Sanremo 2024: “Il Festival è come una casa spaziosa e piena di stanze. Ogni canzone sarà una stanza diversa. Un tempo i cantanti arrivavano sul palco per tre, quattro minuti. Oggi, ogni esibizione è uno show. Il palcoscenico non avrà nulla da invidiare alle produzioni televisive americano”. A proposito degli ‘haters’ ha invece asserito: “Io non leggo mai i commenti sui social, mai! E lo dico sempre ai miei figli: non focalizzatevi sull’odio, sui commenti negativi. Non permettete agli altri di dire cosa è sbagliato per voi, come dovete amare, pettinarvi, vestirvi. Se mi dicono che indosso una brutta giacca, io la sera dopo ne metto un’altra uguale”.
Nella vita di chiunque esistono i momenti ‘up’ e quelli ‘down’ e anche la carriera di Amadeus è stata condizionata da ombre che fortunatamente non hanno pregiudicato la luce della sua florida attività professionale. “In quei tre, quattro anni difficili potevo piangermi addosso. Invece ho provato in tutti i modi a risalire sulla giostra da cui ero sceso. Avevo 45 anni, mio figlio era appena nato, mia figlia aveva 15 anni. In quei momenti mi dicevo: ‘Oddio ma come mi rialzo?’. Poi pensavo a quello che mi ripeteva mio padre: ‘Quando cadi da cavallo, la prima cosa che devi fare è risalire subito in sella. Altrimenti la paura non ti ci farà salire più’…”. Il conduttore ha poi aggiunto alcune parole di ammirazione per i colleghi: “Chi apprezzo dei miei colleghi? Fiorello. Il suo Viva Rai2! è geniale: in America sarebbe un cult come Jimmy Fallon. Solo a lui poteva riuscire un varietà per strada e per di più al mattino. E della concorrenza ammiro Maria De Filippi: c’è un grande lavoro, ci sono belle idee dietro C’è posta per te e Amici”.