Amadeus torna sul palcoscenico del Festival di Sanremo 2021 per la terza serata di cover e duetti, ma quest’anno gli ascolti non premiano il conduttore. In conferenza è Coletta a difenderlo: “nonostante l’assenza del pubblico in sala ho trovato ancora più bravo Amadeus, intrattenitore, rassicurante, sobrio sempre nella misura quando bisogna usare umorismo. Mi dispiace che non c’è Fiorello che mi prende in giro per il linguaggio”. Il direttore di Rai 1 loda il conduttore e direttore artistico della kermesse: “siamo molto contenti. Il Festival dimostra grande successo nelle interazioni di altro tipo di fruizione, un grande di successo nelle fasce giovani che non succedeva da diverso tempo. Il merito di questa edizione è aver fatto nascere un fiore nel deserto di ferite, in una fase di ricrescita, ma questo fiorellino è arrivato nella casa di tantissima gente con talenti che televisivamente erano meno conosciuti, ma saranno il futuro della musica”. Poi la parola passa proprio al padrone di casa: “volevo ringraziare veramente la Rai. Questa mattina le prime telefonate con grande affetto, devo dire che questo è una gioia perchè vuol dire che il lavoro che stai facendo è apprezzato”.
Amadeus e i bassi ascolti di Sanremo 2021: “è una situazione anomala”
Amadeus nonostante il brusco calo di ascolti in conferenza stampa non è stupito: “sono molto felice ed orgoglioso di questo Festival perchè quello che stiamo facendo noi tutti è qualcosa di unico e straordinario che, ripeto, mi auguro che non accada più. Sarebbe stato felicissimo buttare la palla in tribuna e non fare il Festival. La differenza fra Sanremo e un programma televisivo è che il più grande evento italiano ed europeo che ci sia e l’evento lo fanno le tv presente, le polemiche, i giornalisti, le migliaia di persone, il pubblico, i cantanti, le signore in prima fila, i personaggi, i politici, tutto quello che viene contestato, apprezzato ed amato. Tutto questo diventa evento. Se non fosse un evento Sanremo sarebbe un meraviglioso programma televisivo. Quest’anno Sanremo non è il Festival che abbiamo vissuto per 70 anni, è un’altra cosa.
Cerchiamo di fare il migliore programma televisivo che è nelle nostre possibilità ed ognuno di noi cerca di farlo diventare un evento svuotato in tutte le sue parti fondamentali. I dati che leggo mi sorprendono in positivo, le partite tolgono anche 3 punti di share, lo dicono i dati. Allora dove fai il 47% puoi fare il 50% o 49%. Questa sera c’è l’Inter, ma è una realtà. Se a questo sommiamo che stiamo un mese dopo con le partite, in un momento storico: ci sono persone che la sera non riesce a mettere un piatto a tavolo, è come se ci fosse una guerra. E’ una a ricordiamolo, l’anno scorso eravamo in una condizione meravigliosa”.