Amalia Ercoli Finzi, scienziata ribattezzata “La signora delle comete”, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del “Corriere della Sera”, durante la quale ha ripercorso le fasi salienti della sua vita e della sua carriera e affrontato anche alcuni temi “scomodi” per una professionista del suo calibro. Innanzitutto, lei è stata la prima donna a essersi laureata in ingegneria aeronautica in Italia: “Ero brava – ha raccontato con orgoglio –. Nel 1956 ero stata la più bella maturità d’Italia, con tanto di lettera del ministro dell’Istruzione Paolo Rossi. Al Politecnico mi sono iscritta quell’autunno, mio padre commise l’errore di lasciarmi scegliere. Studiavo per passione. E leggevo tantissimo”.



La passione per la matematica “ce l’ho fin da bambina ed è meravigliosa, perché è un linguaggio universale: 2 più 2 fa 4 per noi e per i giapponesi”, mentre i suoi gravosi impegni lavorativi non le hanno impedito di mettere al mondo cinque figli e di accudirli: “Quando erano piccoli me li tenevo in braccio e per fortuna di notte dormivano. Sono quasi coetanei. A volte li mettevo sul tavolo con i piedi a penzoloni e davo loro da mangiare passando con il cucchiaio da uno all’altro. Ho grattugiato migliaia di mele e ho mangiato così tante bucce che non ne ha idea”.



AMALIA ERCOLI FINZI: “FEDE E SCIENZA? LE CONCILIO BENISSIMO, SONO DUE MONDI DIVERSI”

Come fa Amalia Ercoli Finzi a conciliare la Fede con la scienza? La risposta la fornisce ancora lei sul “Corriere della Sera”: “Sono due mondi diversi. La scienza è il mondo della logica e della sperimentazione, la Fede è il mondo del trascendente. Nel mio caso, la Fede è una forma di umiltà: non pensare che sappiamo tutto, ma dire che un Dio buono ci protegge. Cosa ci sarà quando morirò? Non so, mancano i telescopi per guardare al di là. Ma quando ci arriverò, e non manca tanto vista l’età, ho molte domande da fare. Alla mia felicità concorre il mio senso della trascendenza: parlo tutti i giorni con il Padreterno. Non sempre andiamo d’accordo, ma tanto alla fine decide Lui”.



E gli extraterrestri? Esistono? Amalia Ercoli Finzi non nutre dubbio alcuno: “Altroché! Non dico gli ufo con le antenne, ma statisticamente esistono altre forme di vita. Ci sono miliardi di galassie nell’universo, miliardi di stelle, miliardi di pianeti… Volete che non ci sia un altro tipo di vita? Il problema è un altro: con le conoscenze che abbiamo, soprattutto di fisica, che ci mette il vincolo della velocità della luce, non riusciremo mai a contattare una di queste civiltà intelligenti, perché sono troppo distanti”.