Amanda Gorman è la giovanissima poetessa che ha recitato i suoi versi durante la cerimonia di insediamento del Presidente americano Joe Biden. Nata il 7 marzo 1988 a Los Angeles. Ha una sorella gemella, Gabrielle, che come lei è un’attivista, e un fratello. A crescerli è la madre, Joan Wicks, una donna “single” di professione insegnante. Joan è stata molto attenta all’educazione dei suoi figli e non amava che guardassero troppa televisione. Questo per la piccola Amanda non fu mai un problema, perché era a spingere perché le dessero da leggere quanti più libri era possibile e a cimentarsi nelle sue prime prove di scrittura. Forse è anche per questo che, ripensando alla sua infanzia, si è definita una “bambina un po’ strana”. Sicuramente inusuale è la determinazione con cui la piccola Amanda Gorman ha affrontato il suo disturbo dell’elaborazione uditiva.
Un problema che la portava ad avere difficoltà nell’articolazione del discorso e che le rendeva difficile la pronuncia di alcuni suoni, come ad esempio quello della lettera “r”. “Non ho mai visto la mia disabilità come una debolezza – ha dichiarato la giovane poetessa statunitense – Mi ha reso l’artista che sono, la narratrice che mi sforzo di essere. Quando devi insegnare a te stesso a pronunciare certi suoni, quando devi essere molto preoccupato per la pronuncia, di conseguenza maturi una certa consapevolezza del suono, dell’esperienza uditiva che altri non hanno”.
IL PRECOCE TALENTO DELLA POETESSA AMANDA GORMAN
La determinazione di Amanda Gorman la porta a laurearsi in sociologia all’università di Harvard. Nell’aprile 2017, quando ancora è iscritta all’università, vince anche il prestigioso premio National Youth Poet Laureate, sorta di Nobel per giovani scrittori americani. È stata Jill Biden a suggerire il nome della Gorman per la cerimonia di insediamento. La first lady aveva avuto occasione di ammirare la giovane poetessa durante una lettura alla Library of Congress. Amanda ha spiegato che, quando da Washington l’hanno chiamata per darle la bella notizia, le è stato semplicemente chiesto di parlare di “America United”, senza che le fosse messo nessun paletto. “Per me è stato facile dire: ottimo è esattamente quello di cui volevo parlare” ha dichiarato. La poesia composta dalla Gorman per la cerimonia di insediamento si chiama “The Hill we climb” (tradotto, “La collina che saliamo”): è immediato cogliervi un riferimento ai recenti e drammatici fatti di Capitol Hill.