Amanda Knox e Lorena Bobbitt insieme contro i media. Protagoniste al Festival del crimine “Death Becomes Us” di Washington, le due donne hanno attaccato il mondo del giornalismo, reo di averle «offese e umiliate» in relazione ai casi criminali che hanno coinvolte. La Knox è stata implicata nell’omicidio di Meredith Kercher, noto anche come il delitto di Perugia, mentre Lorena è nota per il famigerato caso Bobbitt: nel 1993 l’ecuadoregna, vittima di abusi e violenze, tagliò parte del pene del marito John Wayne Bobbitt e affrontò due processi che trovarono ampio spazio presso gli organi di informazione. Intervistate da Fox 5, le due donne hanno parlato dei rispettivi casi di cronaca ed hanno affermato che il loro trauma sia stato sfruttato a scopo di lucro. Ira nei confronti di coloro che «hanno sfruttato il nostro trauma per profitto e divertimento. La gente si aspetta che persone come noi striscino sotto una roccia per la vergogna. Stiamo dimostrando che non siamo i personaggi che pensavate».
AMANDA KNOX E LORENA BOBBITT CONTRO I MEDIA
Amanda Knox ha ripercorso le tappe del processo per l’omicidio Kercher e si è soffermata sull’atteggiamento dei media, accendendo i riflettori sul soprannome “Foxy Knoxy”, legato alle sue abitudini sessuali. Il suo caso, come quello di Lorena Bobbitt, ha avuto grande spazio presso gli organi di informazione e le due donne hanno deciso di allearsi contro i media ed il loro modo di agire. Le loro due esperienze le hanno avvicinate ed ora sono pronte a dare battaglia, come evidenziato dalla Knox ai microfoni dell’emittente statunitense: «Lorena e io abbiamo molto in comune. La nostra partecipazione al Festival del crimine è stato un momento storico per le donne offese e umiliate». Nel mirino, come dicevamo, tutti coloro che hanno sfruttato i casi di cronaca per fare soldi, ma c’è di più: ora le persone conosceranno la verità visto che saranno loro in prima persona a parlare di ciò che è accaduto.