Amanda Knox e il dolore dell’aborto. L’ha vissuto durante la pandemia, ma ne parla ora nella nuova puntata del suo podcast in cui racconta alcuni momenti della sua vita. La 34enne, che ha trascorso quattro anni in carcere in Italia per l’omicidio del 2007 di Meredith Kercher, da cui è stata poi assolta, ha il dubbio che questa esperienza terribile dell’aborto abbia proprio a che fare con quanto vissuto in Italia. La 34enne ha prima raccontato il momento straziante in cui ha capito che il feto non aveva il battito cardiaco e non era cresciuto. Questo l’ha confusa: «Ho pensato “Perché ci dovrebbe essere un bambino morto? Se non era in vita, perché non se ne andava?”». Il suo corpo non sapeva di quell’aborto e a lei è sembrato strano che non ci fosse questa sintonia. «A tutti gli effetti, ero incinta di qualcosa che non stava crescendo». I medici le hanno spiegato che il suo corpo avrebbe capito prima o poi che quel bambino era morto, ma le hanno consigliato di sottoporsi all’induzione per spingere il suo corpo a espellere il feto, perché se avesse aspettato che l’aborto avvenisse naturalmente, sarebbe stato peggio.



Amanda Knox ha raccontato di aver assunto due pillole che però le hanno fatto vivere una terribile agonia. «Sono andata in bagno a prendere le pillole e poi mi sono semplicemente sdraiata sul letto e ho aspettato che succedesse qualcosa», ha raccontato. Poi è cambiato tutto e ha avuto bisogno degli antidolorifici: «Un dolore addominale come non ho mai provato prima. Stavo tremando. Alla fine non ce la facevo più, ho avuto bisogno delle pillole. Ne ho prese un po’ e dopo mezz’ora sono stata meglio».



“È SUCCESSO QUALCOSA IN ITALIA O SONO VECCHIA?”

Come raccontato dal marito Christopher Robinson, era «distrutta dal dolore» nella loro camera da letto. E lui soffriva nel vederla così. «Per due giorni ho partorito sangue ogni volta che andavo in bagno, batuffoli di sangue», ha raccontato Amanda Knox in lacrime. Il suo pensiero andava infatti al suo bambino che poteva essere tra quei “grumi” di sangue che vedeva. Poi si è chiesta se in Italia possa essere successo qualcosa che le ha causato problemi di fertilità o se invece sia troppo in là con l’età. «Ho degli ovuli difettosi e non l’ho mai saputo? Sono davvero troppo vecchia? Mi è successo qualcosa mentre ero in Italia?». Amanda Knox non ha specificato quali incidenti si sono verificati in Italia che possano aver causato un eventuale problema di fertilità, ma nel suo libro del 2013, Waiting to be Heard, aveva affermato di essere stata oggetto di molestie sessuali per mano di una guardia anziana durante il suo periodo in carcere. Inoltre, aveva raccontato che le era stata data una falsa diagnosi di HIV dal personale medico. Dopo questo aborto, Amanda Knox non ha perso la voglia di diventare mamma. «Mi hanno detto di prendermi del tempo, ma io non voglio altro tempo, voglio tornare in pista. Perché il mio corpo non può semplicemente funzionare?».

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