La condanna a tre anni di reclusione ad Amanda Knox per calunnie nei confronti di Patrick Lumumba è stata revocata dalla Cassazione, che ha accolto il ricorso presentato nelle scorse settimane dalla trentaseienne e ha disposto un nuovo processo a Firenze. “Non sono più una condannata e combatterò per dimostrare la mia innocenza una volta per tutte. Sono eternamente grata ai miei avvocati, Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia, e a Martina Cagossi, Mitja Gialuz e a Italy Innocence Project, per il loro instancabile sostegno e per la ricerca della giustizia”, ha affermato come riportato da Ansa.



Era stata proprio l’americana ad accusare Lumumba dell’omicidio di Meredith Kercher, ma successivamente fu dimostrata la sua innocenza e fu prosciolto. “All’epoca di questi tragici eventi, Patrick era mio amico. Siamo entrambi vittime della violazione dei miei diritti umani durante il mio interrogatorio, quando sono rimasta impotente contro la pressione coercitiva della polizia”, ha ricordato l’allora studentessa. “L’esito di quell’interrogatorio ha fatto deragliare le indagini e ha condotto all’ingiusta detenzione di tre persone innocenti. Patrick Lumumba ha subito dieci giorni di ingiusta reclusione, io e Raffaele Sollecito quasi quattro anni. Un giorno in prigione da innocente è un giorno di troppo”, ha aggiunto.



Amanda Knox, revocata condanna per calunnie a Patrick Lumumba: il parere dell’avvocato

Anche Carlo Pacelli, avvocato di Patrick Lumumba, ha commentato la revoca della condanna per calunnie ad Amanda Knox. “La decisione della Cassazione istituisce a tutti gli effetti un quarto grado di giudizio. Quanto stabilito pone un problema di certezza del diritto e di sovranità della nostra giurisprudenza. Si pone una questione di rapporti tra la decisione della Corte europea e la giurisdizione italiana”, queste le sue dichiarazioni. È da capire dunque cosa accadrà nell’ambito del nuovo processo che si svolgerà a Firenze.

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