Rudy Guede, condannato a 16 anni di carcere per l’omicidio di Meredith Kercher, avrebbe intenzione di scrivere un libro-verità sul delitto di Perugia. Ad annunciarlo nelle passate ore via Twitter è stata Amanda Knox, condannata e poi assolta in via definitiva insieme a Raffaele Sollecito per il medesimo omicidio. L’americana avrebbe puntato il dito non solo contro Guede ma anche contro il periodico americano che si starebbe occupando della notizia. A far scatenare la rabbia della Knox, proprio la richiesta di un commento da parte del National Enquirer. “Ho appena sentito che Rudy Guede, l’uomo che ha violentato e ucciso la mia compagna di stanza e mi ha incolpato per il suo crimine, sta progettando un libro ‘rivelatore’ e che il National Enquirer sta realizzando un articolo che omette strategicamente tutte le prove della mia innocenza, coinvolgendomi in un commento”, ha esordito Amanda senza nascondere un certo risentimento. La giovane si è quindi posta alcune domande: “l’articolo indicherà che Guede è responsabile di furto con scasso, che ha lasciato abbondanti tracce di dna sulla scena del crimine e che è fuggito dal Paese?”, ed ancora, “Preciserà che la Cassazione italiana ha assolto definitivamente Raffaele Sollecito e me?”.



AMANDA KNOX VS RUDY GUEDE: ATTACCO AL NATIONAL ENQUIRER

La statunitense sempre attraverso il suo sfogo social ha continuato con le domande chiedendosi ad esempio se per caso il libro che Rudy Guede intende scrivere così come l’articolo sulla questione “citeranno gli errori e le mancanze nelle indagini”, o se ancora, a suo dire, sarà ribadita l’assenza di sue tracce che possano legarla al delitto di Meredith o se ribadirà quando asserito dalla Corte europea dei diritti dell’uomo stabilendo che i suoi, di diritti, sono stati violati durante l’interrogatorio: “In qualche modo, ne dubito”, ha aggiunto. Quindi Amanda – che come Sollecito e probabilmente come farà Guede, ha scritto un libro sulla sua vicenda giudiziaria – ha pubblicato la richiesta dell’Enquirer e rivolgendosi al giornalista Dan Dolan che le chiedeva un commento ha concluso: “Ecco qui: Pubblicando questo articolo, continui a trarre profitto dalle sofferenze della famiglia di Meredith, mie e di Raffaele Sollecito. Non vedo l’ora che arrivi la fine del tuo tipo di giornalismo non etico, irresponsabile e sfruttatore”.



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