Tra “Le storie di Verissimo” in onda in questo sabato 11 aprile ecco l’intervista di Silvia Toffanin ad Amanda Lear. Dopo un filmato che ripercorre la vita e la carriera dell’artista nativa di Hong Kong, l’iconica Amanda commenta: “Non mi riconosco mi sembra un’altra. C’è una Amanda Lear che sta a casa, cucina, fa il giardino, ha i gatti. E poi c’è una Amanda Lear che è sullo schermo, che fa le pose. E mi stupisce perché è un’altra. Questa è un po’ una schizofrenia: certi artisti non riescono a fare convivere queste due personalità. Io il contrario. Arrivo a casa, mi strucco, sto con i miei 10 gatti. Io sto bene da sola, sono sempre stata molto solitaria. Le ragazze della mia età si lamentano, io dico meglio! Cosa ti lamenti che tuo marito ti ha lasciato per una più giovane? Meglio! Sei libera! Puoi comprarti vestiti, andare in crociera, non dai conto a nessuno: sto benissimo da sola!”. Poi una battuta “controversa”, alla Amanda Lear: “Se ho mai ricevuto molestie? Magari! Non mi ha mai voluto nessuno”. (agg. di Dario D’Angelo)



Amanda Lear a Verissimo

Amanda Lear è stata ed è ancora una delle icone intramontabili della tv e della musica internazionale. Lo dimostra l’affetto con cui viene accolta ad ogni ospitata sul piccolo schermo, come è avvenuto durante la sua partecipazione a Verissimo lo scorso febbraio. Oggi, sabato 11 aprile 2020, la trasmissione di Silvia Toffanin trasmetterà in replica l’intervista ad Amanda Lear fatta nel febbraio dell’anno scorso. Subito dopo essere entrata in studio, l’attrice e cantante svela di aver lavorato in quello stesso studio, ai tempi del Brutto Anatroccolo. “Rivedendo tutto questo non mi riconosco, sembra un’altra”, dice poi guardando le sue stesse immagini sul grande schermo, “c’è il personaggio pubblico e quello privato. Molto spesso, alcuni artisti non riescono a far convivere questi due personaggi”. Per la Lear invece è molto
semplice: una volta tornata a casa, si toglie il trucco e si rilassa. L’Amanda pubblica si mette a dormire e lascia il posto all’altra Amanda, quella che ama i gatti a tal punto da averne una decina. “Loro mi amano come sono. Mi vedono struccata e mi amano lo stesso. Preferisco loro alla compagnia di un uomo, che ti dice le bugie“, aggiunge, “sto bene da
sola. Mi piacciono i miei gatti, ho la mia casa in Provenza, ho i miei ulivi”. Non si tratta di una novità per l’artista: anche da giovane, nonostante i clamorosi amori che l’hanno fatta finire spesso al centro dei gossip, preferiva trascorrere il suo tempo da sola. “Sai le ragazze della mia età si lamentano“, sottolinea, “meglio essere da sola. ‘Di che cosa ti lamenti? Tuo marito ti ha lasciato per una più giovane? Meglio!’. Portarsi dietro un vecchio marito… almeno ti diverti”. Clicca qui per rivedere il video di Amanda Lear.



AMANDA LEAR: “CON UN GIOVANE AMANTE MI PIACE CONDIVIDERE TUTTO”

Nonostante sia restia all’amore, Amanda Lear non ha mai nascosto di essere ancora una femme fatale, lontano dai riflettori. L’attrice forse è allergica alle relazioni durature, ma questo non le vieta di apprezzare il lato fisico dei rapporti con gli uomini. “Quando ho un giovane amante”, ha detto di recente al settimanale Oggi, “mi piace condividere la mia vita in generale, non solo il letto. Due ore di se**o al giorno sono il massimo”. In questi giorni, la Lear invece ha
condiviso con i fan una delle sue ultime performance sulle note della canzone The Best is Yet To Come, pubblicata nel 2016 in occasione dell’uscita del suo album omonimo. Un brano dance e elettronico che racchiude un testo pieno di speranza: ‘Il meglio deve ancora arrivare’, come dice il titolo. Clicca qui per guardare il video di Amanda Lear. Non è l’unico post che l’ex modella ha affidato ai social e in cui ha dimostrato di voler rimanere positiva anche di fronte all’emergenza sanitaria che ha colpito il mondo intero. Nei giorni precedenti, la Lear scrive “Smile when there are clouds in the sky, you’ll get by”, un estratto da Smile, un brano di Charlie Chaplin: “Sorridi quando ci sono nuvole nel cielo ci passerai sopra”. La frase si riferisce all’incipit della canzone, in cui si parla di un cuore che fa male e a cui rispondere con un sorriso, anche quando si sta spezzando.

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