Amanda Lear: “Diedi del ‘lei’ a Dalì per tutta la vita”

Amanda Lear ha vissuto una lunga e controversa storia d’amore con Salvador Dalì. Con il pittore surrealista visse un rapporto particolare, sui generis: lei aveva i suoi amanti, lui una moglie. Per tutta la vita, lei si rivolse a lui dandogli del “lei”, come racconta sulle pagine di Panorama: “A lui piacevano l’aristocrazia, le contesse, le principesse. Parlava come vivesse in un tempo antico. Ci siamo sempre dati del lei, anche se eravamo intimi. Era religiosissimo, tradizionale: non eravamo sposati e non gli piaceva l’idea che si pensasse fossi la sua amante. Sapeva che non avevo soldi, ma mi diceva: “Piccola Amanda, vorrei aiutarla, ma non posso. Ho una moglie e sono cattolico”. Era il trionfo dell’ipocrisia. Un tipico macho spagnolo“.



Nonostante la lunga relazione, i due non si sposarono mai. I motivi, li spiega proprio l’attrice e cantante: “Era già il marito di Gala. Lei mi aveva fatto giurare che se fosse morta, avrei preso il suo posto. Non potevo, avevo 25 anni e la mia musica. E allora, perfidamente, mi diceva che facevo schifo quando cantavo. Ci teneva che gli stessi accanto ma io non volevo sposare un vecchio“.



Amanda Lear: “Immaginavano perversioni su me, Salvador e Gala ma…”

Il matrimonio tra Amanda Lear e Salvador Dalì, infatti, non arrivò mai: “Non mi piaceva diventare la signora Dalí. Però non volevo abbandonarlo, aveva fatto tanto per me. Come un padre, un fratello, un professore d’arte, un maestro di vita. E all’improvviso lo vedevo vecchio, debole, non poteva più dipingere per i tremori del Parkinson. Ma avevo davanti una carriera, avrei dovuto fargli da badante e infermiera? Non me la sono sentita, era troppo per me. Forse sono stata egoista”, spiega lei a Panorama.



Il rapporto con Gala, moglie del pittore, era ottimo: “L’ho ammirata. Io sono gelosissima e non avrei mai immaginato una signora che mi diceva: “Ti accolgo in casa mia, prendi pure il mio posto”. Per me era impensabile. Ma lei era una donna straordinaria, segreta”. Eppure, nonostante Gala fosse una donna “straordinaria”, come la definisce proprio Amanda, il marito amava proprio la Lear: “Dalì era innamorato pazzo di me, pur sapendo che non mi poteva soddisfare. Io uscivo con bei ragazzi giovani e lui godeva della sua gelosia. Voleva che gli raccontassi tutto. Era una cosa masochista. Andavo a ballare tutte le sere, mi drogavo abbastanza, non ero certo una brava ragazza. Lui mi accompagnava fino alla porta di casa dei miei amanti e si crogiolava pensando a quello che avrei fatto”. Sul loro rapporto, nel quale in un certo senso era inserita anche Gala, “si facevano le supposizioni più strane. Immaginavano ogni perversione, per esempio che Gala fosse lesbica. Invece era tutto molto semplice. Lei amava viaggiare e sapeva che il marito non poteva stare da solo. Mi aiutava anche economicamente, mentre lui era avarissimo”.