Amanda Lear su Salvador Dalì: “Affascinante nonostante i denti marci”

Intervista lunghissima di Amanda Lear sulle pagine del Corriere.it. La showgirl ha ripercorso la sua lunghissima carriera, tra aneddoti e vicende personali che le hanno donato grandissima popolarità. Curioso uno dei primi incontri con Salvador Dalí, che si arrabbiò con lei quando la vide soggiornare nel suo stesso hotel. “Mi disse che non riusciva a dormire se c’era io al piano di sotto. Risposi che pagando andavo nell’hotel che volevo”. Amanda Lear ammette di aver realizzato tanti sogni nella sua vita, tra cui diventare famosa. “Ma adesso mi rendo conto che essere famosi non serve a nulla”, ha sottolineato.



Tornando al rapporto con Dalì, Amanda Lear racconta: “Più i giornali uscivano con scoop sulla mia sessualità. L’ho imparato da Salvador Dalí: l’anima del business è la pubblicità! Lui aveva 70 anni e l’alito pesante, i denti marci, eppure non avevo mai incontrato un uomo così affascinante”.

Amanda Lear e David Bowie: “Un errore la mia storia con lui? No, dico che…”

Nell’intervista, come dicevamo, si è parlato anche del rapporto tra la Lear e David Bowie. In questo caso la donna ci tiene a fare alcune precisazioni. “Un errore la mia storia con lui? No è stato un malinteso. Bowie non aveva finito la scuola, non aveva cultura e istruzione, ma io gli parlavo del cinema tedesco, di Fritz Lang, di Metropolis, e lui voleva vedere tutto, comprava libri, avevamo una relazione intellettuale e sessuale”.



Insomma Amanda Lear ha sicuramente incontrato personalità di spicco nel corso della sua carriera, ma dietro questi rapporti c’era semplicemente lo zampino del destino: “Gli incontri con Dalí, Bowie, Fellini, Berlusconi sono stati tutti casuali“, ha confermato la cantante.

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