Amanda Lear a Il meglio di Domenica In
Amanda Lear si è raccontata a Domenica In – oggi protagonista de Il Meglio – per raccontare la sua brutta esperienza trascorsa in ospedale: “Avevo la valvola del cuore che si chiudeva e il sangue non passava e quindi facevo fatica a respirare”, aveva detto a Mara Venier. “Prima di andare in ospedale ho fatto testamento”, ha svelato. Amanda Lear ha ammesso di essere una persona molto solitaria, anche se nella vita ha confermato di aver “bevuto, fumato, mi sono drogata, ho rimorchiato dei ragazzi pazzeschi”. Insomma, “non ho rimpianti”, ha aggiunto. Forse però ha il rimpianto di non aver fatto in Italia qualcosa in teatro o al cinema. “Tutti gli sbagli che facciamo li rifarei comunque”, ha aggiunto.
Ad Amanda Lear non piaceva particolarmente cantare: fu David Bowie a farle cambiare idea. “Abbiamo avuto questa storia che è durata un po’ e lui mi ha spinto nel mondo della canzone. Ero affascinata, lui fisicamente non era questo granché ma era affascinante. Ero attratta da uomini strani, creativi, aperti”.
Amanda Lear e le fake news sul suo conto
Amanda Lear ha sempre scatenato grande curiosità. In merito ha commentato: “Sai che adesso va molto di moda le fake news. Io sono stata la prima fake news che io ho sfruttato alla grande. Invece che arrabbiarmi io li ringrazio perché 40 anni dopo ancora se ne parla, uomo o donna, io continuo a guadagnare e lavorare”. In merito a Salvador Dalì, ha ammesso che lui non voleva assolutamente che facesse carriera nella musica.
Quando Dalì si è ammalato, Amanda non riusciva più ad aiutarlo: “La sua fine è stata molto triste, da solo, senza figli, senza nessuno. E’ un peccato finire così”. Arriva poi il periodo del grande successo in Italia. “Il grande successo è arrivato prima in Italia, poi è arrivato anche in Francia”, ha ammesso. Il boom però lo ha avuto nel nostro Paese: “Mi piaceva il modo di vivere all’italiana, spensierato… ho avuto anche qualche avventura”. Fino alla sua morte però è rimasta al fianco del marito: “Siamo stati insieme per più di 20 anni”.