Amanda Lear è intervenuta in qualità di ospite nel corso della trasmissione di Rai Uno “Da noi… a ruota libera”, la cui nuova stagione si è aperta domenica 18 settembre 2022 con al timone Francesca Fialdini, ormai storica padrona di casa. Subito l’artista, parlando d’amore, ha detto di non sentire la necessità di ritrovare l’amore: “Un marito? Ma perché, per carità! Sto bene da sola”. Attualmente in Francia, dove vive, fa “teatro, cinema, canto, anche se un po’ meno di prima. In Italia sono invece rimasti fermi al periodo della discomusic e non è stato più osservato cosa ho fatto dopo. Ogni tre o quattro anni bisogna rinnovarsi, altrimenti la gente si stanca: per questo sono stata modella, attrice, presentatrice televisiva… Magari farò anche politica!”.



Spazio quindi a un retroscena: quando Amanda Lear fu invitata per la prima volta da Maurizio Costanzo, era pronta a tirargli addosso un mandarino. “Mi avevano detto che avrebbe cercato di farmi arrabbiare con le sue domande. Allora mi preparai un mandarino ed ero pronta a tirarglielo in faccia! Poi io sono fruttivora, ho sempre con me nelle tasche un mandarino o una banana”.



AMANDA LEAR: “NON MI ASPETTAVO DI ESSERE OPERATA AL CUORE”

Nel prosieguo del programma di Rai Uno, Amanda Lear ha sottolineato come il passato non possa essere cambiato, nonostante si possa avere sbagliato tante volte: “Forse non avrei dovuto cantare certe canzoni o prendere parte a certe trasmissioni, eppure indietro non si torna… Tuttavia, sono una donna combattiva, l’aggressività non mi appartiene, è solo recitazione. Essere combattivi significa invece resistere e non mollare mai, stando pronti a lottare per i diritti e per ciò che ci interessa”.

L’operazione al cuore, avvenuta in tempi non sospetti? “Non me l’aspettavo – ha rivelato Amanda Lear -. Mi mancava il fiato e il mio cardiologo ha detto che bisognava intervenire. Ho avuto tanta paura, però si doveva operare. Per evitare i paparazzi e la stampa, mi sono operata a Zurigo, dicendo alla clinica che Amanda Lear non esisteva in quella struttura. Tutti noi siamo vulnerabili anche se indossiamo una corazza, anche se siamo in apparenza tutti di ferro”.