Amanda Sandrelli: “Io figlia del peccato”

Amanda Sandrelli è la figlia di Stefania Sandrelli e del cantautore Gino Paoli. L’attrice è nata quando padre era sposato con un’altra donna, Anna Fabbri, a sua volta incinta di Giovanni, nato tre mesi prima di lei nel 1964. Per questo motivo, Amanda non ha avuto fin da subito il cognome del padre. Nonostante il cantante fosse già sposato con un’altra donna, la famiglia ha accolto bene la figlia di Stefania Sandrelli, fin da piccolissima. Amanda aveva infatti 8 anni quando è andata a vivere con il padre e sua moglie Anna.



Come raccontato al Corriere della Sera, “Sono stata la figlia del peccato e di padre ignoto fino all’età di 25 anni!”. Nonostante ciò, “A casa di papà venni accolta con molto affetto da Anna, che aveva un carattere meraviglioso, è stata per me una seconda madre e abbiamo costruito un bellissimo rapporto. Certo, crescendo ci sono stati dei nodi da sciogliere, mi sono posta delle domande e sono andata in analisi per un decennio, tra i 23 e i 33 anni. È stato un percorso importante, mi piaceva andare dallo psicoanalista che non ti risolve i problemi, semmai te ne crea di nuovi e così almeno non compi sempre gli stessi errori”.



Amanda Sandrelli: “Papà? Era un po’ pesantino. Adesso da vecchietto…”

Amanda Sandrelli ha descritto i genitori come “Due persone speciali, due statue gigantesche (…). Stefania e Gino sono stati ingombranti, importanti anche economicamente, ma io come loro sono sempre stata indipendente e per questo ho deciso presto di andare a vivere da sola, in una mia casa, in un posto solo mio”. I genitori sono stati fondamentali nella vita di Amanda, nonostante il lavoro li tenesse spesso lontani: “Con mamma sono cresciuta, molto presente affettivamente, pur se sempre in giro per lavoro. Con papà il rapporto si è costruito più tardi: lui è veramente un artista, e il talento creativo non è facile da gestire, ha un costo, si paga, con tutti i pro e i relativi contro”.



Non sempre per Amanda è stato facile convivere con la figura del padre: “Quando ero piccola, lo giudicavo piuttosto pesantino, alternava momenti di grande amorevolezza ad altri in cui non esistevo, non c’ero proprio nella sua mente… Tra l’una e l’altro, mi sentivo in bilico sul filo da acrobata, ho dovuto cercare un mio equilibrio precario, che per fortuna ho trovato e mi sono affrancata”. Parlando dei complimenti da parte di Gino Paoli, Amanda ha raccontato al Corriere della Sera che sono stati “Molto rari, è sempre stato piuttosto orso di carattere, però adesso che è un po’ vecchietto è sicuramente più tenero“.