Tra carriera e vita privata, Amanda Sandrelli si è raccontata a tutto tondo ai microfoni di Oggi è un altro giorno. «Tutti quelli che hanno velleità di fare gli psicanalisti hanno dei problemi (ride, ndr). Io avevo un problema, sentivo una specie di motore acceso, di temperatura molto più alta di quella che vedevo negli altri. Questo mi creava dei problemi. È stato pesante fino a quando non ho capito cosa farne di questa cosa, l’ho capito sul palcoscenico», ha esordito l’attrice.
«Continuo a stimare tutte le persone che ho amato e continuano ad essere nella mia vita», ha aggiunto Amanda Sandrelli, che ha poi rivelato: «Per me è sempre stato difficilissimo stare in televisione quando non dovevo fare l’attrice, con un ruolo e con una maschera. Da ragazzina soffrivo, sudavo e tremavo. Lo faccio perché si fa, è il nostro lavoro. Io in teatro non ho nessuna paura, entro sul palcoscenico senza alcun problema. Il problema nasce quando devo essere io».
AMANDA SANDRELLI: “ADORAVO MASSIMO TROISI, BENIGNI…”
Amanda Sandrelli ha poi parlato della sua esperienza in Non ci resta che piangere, al fianco del magico tandem Troisi-Benigni: «Io Massimo Troisi lo adoravo, mia madre lo conosceva, e quando ebbi l’occasione di conoscerlo mi misi a chiacchierare con lui. Ho conosciuto lui e Benigni ad una festa. Roberto e Massimo sono esattamente come li vedi, Massimo era molto timido ma di una simpatia incredibile, mentre Roberto è un clown, un folletto sempre».
Poi una battuta ancora sulla sua famiglia: «Mio figlio Rocco somiglia molto a me ed a mio padre. I miei genitori non mi hanno mai dato consigli. Loro due credo abbiano una coscienza molto profonda di quanto pesano, credo sia per questo che non abbiano mai interferito nella mia vita e nelle mie scelte».