Dopo il dolore per la morte di sua moglie Lucia Zagaria, Lino Banfi ha provato quello per il suicidio del pronipote Amanuel Lagrasta. «Questo ragazzo ha stranamente fatto questo gesto indescrivibile e incredibile per tutti, a partire dalla sua famiglia». L’attore ricorda a Verissimo di averlo sentito telefonicamente a Pasqua: «L’avevo sentito al telefono per fargli gli auguri di compleanno. Gli dissi che stava invecchiando, scherzando, ma lui singhiozzava. Era dispiaciuto di non essere venuto al funerale di Lucia, io gli ho detto di non preoccuparsi e che ci saremmo visti a Milano. Questo mi è rimasto impresso».
Lino Banfi rivela a Verissimo com’è accaduto il suicidio: «Alla nonna ha detto che andava a studiare in terrazzo, invece si è buttato. Lui era d’accordo alla donazione degli organi, spero che qualcuno veda con i suoi occhi un giorno». Quel che non si sa è il motivo: «Tutti si sentono colpevoli, ma nessuno lo è. I genitori sono devastati da questa tragedia. I fragili sono i ragazzi, non noi anziani». (agg. di Silvana Palazzo)
AMANUEL LAGRASTA, CHI ERA IL PRONIPOTE DI LINO BANFI
Chi era Amanuel Lagrasta, il pronipote di Lino Banfi morto suicida qualche settimana fa? Questo pomeriggio, nel corso del secondo appuntamento del weekend con “Verissimo”, negli studi televisivi del talk show condotto da Silvia Toffanin su Canale 5 tornerà uno degli ospiti più amati dal grande pubblico e uno dei volti ricorrenti di questo programma, vale a dire l’86enne attore e comico pugliese. Nel corso della lunga intervista con la padrona di casa tuttavia il buon Pasquale Zagaria parlerà del difficile momento che la sua famiglia sta vivendo, dal momento che dopo la scomparsa della sua amata moglie Lucia a febbraio un altro lutto li ha colpiti: il 23 aprile scorso infatti è morto il nipote del cognato dell’attore, un dramma che ha colto tutti di sorpresa lasciandoli sgomenti.
A dare la notizia della morte del 18enne Amanuel Lagrasta era stata Rosanna Banfi: con un commovente post apparso sul suo profilo Instagram, la figlia di Lino Banfi si era rivolta idealmente a sua madre parlando di quel “bellissimo bambino che tenevi in braccio in tante foto” e dicendole che è una fortuna che lei non sia più tra di loro per vivere questo nuovo dolore: “Cara mamma, oggi è il tuo compleanno ma per fortuna non sei qui. Non hai dovuto assistere al dolore straziante del tuo amatissimo fratello Nicola per la tragedia immane che ha colpito la sua famiglia”. Infatti a fine aprile il ragazzo si era lanciato dal settimo piano del palazzo di Vimodrone (provincia di Milano) in cui viveva con la sua famiglia. “Meno male che non ci sei, sarebbe stato troppo per te e per la tua sensibilità” proseguiva nel suo post Rosanna Banfi parlando di una tragedia che non riusciva a spiegarsi.
AMANUEL, IL SUICIDIO A SOLI 18 ANNI: “ERI UN GIGANTE, MA FRAGILE”
Amanuel Lagrasta era il figlio adottivo di Michele Lagrasta e nipote di Nicola Lagrasta, ovvero il cognato di Lino Banfi: parlando del “viaggio senza ritorno” intrapreso dal 18enne, Rosanna Banfi chiedeva ancora alla madre di tenerlo in braccio “con te come allora e veglia su tutti i ragazzi indifesi che questa nostra società ha prodotto, dimenticandosi delle loro anime fragili”. Stando a quanto si è appreso, il giovane sarebbe caduto dal settimo piano della finestra della propria abitazione: nonostante i soccorritori l’abbiano rinvenuto ancora vivo, Amanuel è stato trasportato d’urgenza in ospedale già in gravissime condizioni e purtroppo una volta al San Raffaele per lui non c’è stato nulla da fare. “Ciao Amanuel. È tuo nonno che ti parla: sei arrivato che eri un fagottino impaurito, hai riempito la vita di tutti noi di immensa felicità. Sei cresciuto e sei diventato un gigante ma ‘fragile’” aveva scritto sui social suo nonno Nicola.
“La tua mamma, il tuo papà, la tua sorellina e i nonni ti adoravano fino al punto di suscitare la gelosia della tua sorellina che ora ti cerca disperatamente. Ma tutti noi presi da cotanta felicità e tanto amore non abbiamo saputo comprendere il dramma che ti divorava dentro” aveva proseguito nel suo post il fratello di Lucia Lagrasta, chiudendolo con uno straziante “perdonaci” rivolto al 18enne di origini etiopi e che era stato adottato dai genitori quando aveva solo 14 mesi. “Speriamo che la persona che avrà i tuoi intensi occhi, che hai voluto donare, veda il futuro meno devastante. Ciao adorabile e fragile Amanuel” è stato invece il tenero pensiero rivolto da Lino Banfi al pronipote: infatti, come ultimo gesto d’amore, la famiglia del ragazzo ha dato il proprio consenso al prelievo delle sue cornee che sono state espiantate e donate così a chi ne aveva bisogno.