La Rappresentante di Lista ha portato sul palco del teatro “Ariston” di Sanremo il singolo “Amare”, che al primo ascolto risulta davvero gradevole: la voce di Veronica Lucchesi (questo il nome della cantante, che si esibisce in coppia con Dario Mangiaracina) è risultata soave e incisiva al tempo stesso, facendo comprendere fino in fondo perché Amadeus, in qualità di direttore artistico del Festival 2021, abbia inteso puntare pienamente su La Rappresentante di Lista, certo delle doti canore di questa realtà musicale.



Il ritmo del brano è incalzante e veloce, che sa tanto di estate e di canzone da ballare fino a quando rimane un residuo di energia in corpo. Un momento di leggerezza e di spensieratezza importante per gli ascoltatori/spettatori, a maggior ragione in un periodo storico tanto delicato come quello che da un anno a questa parte stiamo affrontando. Insomma, la canzone convince e si candida per una posizione tra le prime dieci della classifica generale finale del Festival di Sanremo. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



“Amare”, La Rappresentante di Lista: l’analisi del testo

“Amare”, una canzone de La rappresentante di lista nata in convento, tra le suore, grazie all’ospitalità offerta nel monastero delle Figlie della Croce di Castelbuono in provincia di Palermo. Decisamente i tempi sono cambiati anche nella Chiesa, per fortuna, che apre le porte a tutti, anche a due autori di canzoni, Dario Mangiaracina e Veronica lucchesi, siciliano lui, toscana lei, in arte i La rappresentante di lista. E una canzone nata in un ambiente così raccolto e intimo, spirituale e intenso non poteva che chiamarsi Amare e parlare di questo argomento, l’amore. La coppia de La rappresentante di lista esordisce così al Festival di Sanremo 2019 con un testo molto intenso e molto ben delineato che esprime l’inquietudine, la bellezza, il pianto e il silenzio, quelle caratteristiche che un vero amore dovrebbe essere, ridotto oggi invece a merce di consumo. La protagonista percepisce ed esprime il vuoto e  il senso di piccolezza che ci caratterizza come essere umani, quando siamo veri con noi stessi e non falsi e presuntuosi: “Ogni volta che nella mia vita / Non pensavo di essere abbastanza / Come un vuoto dentro la mia stanza”.



Canzone Amare, La rappresentante di lista: analisi del testo in gara a Sanremo 2021

Ma questa percezione viene illuminata da qualcosa di più grande nonostante noi: “Un incendio dentro la mia stanza / Come un sole che non sorgerà / Dal riflesso dei miei occhi stanchi”. Permane un senso di sconfitta, poi il pianto, la corsa per fuggire da noi stessi, “urlare dopo aver pianto / Parlare senza dire niente”: sono versi questi molto belli, di una profondità e sentimento rari nelle canzoni italiane. Ma il sole ci consolerà, si può amare anche senza avere tanto, “nella strada infinita che è la vita”, vorremmo essere e avere tutto, ma potremmo anche essere niente, quanta verità e quanta profondità. “Abbiamo scelto la parola Amare nel titolo” dicono “perché Amore invece ci sembrava un pilastro che non si può spostare”. Ecco il senso della canzone: continuare a muoversi, cambiare, evolversi. Tenendo bene in mente che si può amare, nonostante tutto, che vale la pena rischiare, anche soffrire, perché è di questo che siamo fatti: amore.