Esibizioni sublimi e grandi riconoscimenti per il ballerino Amartuvshin EnkhbatAmartuvshin Enkhbat

è uno dei protagonisti del prestigioso Arena di Verona Opera Festival, nel ruolo di Taddeo nella commedia “Pagliacci”. Il giovane baritono mongolo si è ormai affermato sul panorama mondiale della lirica come uno dei migliori interpreti della sua generazione, con esibizioni sublimi e partecipazioni e premi ad eventi prestigiosi sparsi in tutto il mondo. Enkhbat vanta una voce potente e maestosa, dall’estensione considerevole e il fraseggio chiaro e limpido, con una pronuncia italiana impeccabile derivata, stando a quanto dichiarato da lui stesso in un’intervista realizzata da Pierachille Dolfini, da ore e ore di ascolto dei più grandi baritoni italiani di sempre.



Tra le sue più recenti apparizioni pubbliche, oltre l’impegno nelle rappresentazioni che lo terranno a Verona fino al 14 agosto, vanno ricordate anche l’interpretazione magistrale dell’Aida di Verdi, messa in scena il 17 luglio all’Opera di Stato della Baviera. A giugno risale, invece, la sua esibizione nel “La forza del destino” di Verdi, realizzata in occasione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino, nella sede dell’omonima fondazione ad esso dedicata. Ricordiamo anche la sua partecipazione nel “Macbeth” di Verdi, avvenuta nell’Ópera de Las Palmas nelle Isole Canarie.



Amartuvshin Enkhbat: appuntamenti e traguardi del baritono

Per quanto riguarda i progetti futuri, l’agenda di Amartuvshin Enkhbat è fitta di eventi. In primis, questo autunno vestirà i panni di Renato nel “Un ballo in maschera” di Verdi, per altro suo maestro indiscusso. Successivamente, sarà il Nabucco nell’opera omonima, che porterà in scena tra la fine dell’anno e l’inizio del 2022 su numerosi palchi sparsi in tutto il mondo, tra i quali figura anche la Scala di Milano. La prossima stagione sarà sicuramente quella più impegnativa ma anche promettente, poiché Enkhbat porterà in scena, “Ernani” e nuovamente il “Nabucco”, oltre al “Rigoletto”, vestendo proprio i panni del protagonista, il personaggio che più ama nella vasta produzione di Verdi, sul palco della Scala.



È soprattutto nel Rigoletto, come dimostra questa esibizione (posta in basso) all’Opera di Genova, che si evince grandemente la potenza espressiva e la presenza scenica del baritono mongolo, con un particolare accento sulla voce potente ma controllata, la pronuncia chiara e comprensibile, che segue e accompagna la musica in una sinergia armonica perfetta. La gestualità e le espressioni del volto danno credibilità al personaggio rappresentato, sottolineando così la poliedricità del talento lirico di Amartuvshin Enkhbat, il quale dimostra pienamente il frutto di anni di studio ed esperienza nel mondo lirico.