Amazon sta sperimentando l’introduzione di robot umanoidi nelle proprie aziende per automatizzare i propri magazzini, così come sottolineato dai colleghi del tabloid Guardian. Il robot in questione si chiama Digit, macchina a due gambe che può afferrare e sollevare gli articoli presso le varie strutture. Obiettivo di Amazon, integrare la robotica nelle sue attività quotidiane, ma la notizia ha suscitato dei timori circa la possibilità che si possa ridurre in maniera importante la forza lavoro, i circa 1,5 milioni dipendenti di Amazon.
Per cercare di fare chiarezza il Guardian ha intervistato Tye Brady, capo tecnologo presso Amazon Robotics, che ha spiegato che i robot umanoidi possono aiutare a creare nuovi posti di lavoro anche se “coprirànno” le mansioni già svolte dall’uomo. Il robot, che può camminare avanti, indietro e lateralmente è stato realizzato per “eliminare tutti i compiti umili, banali e ripetitivi”, ha spiegato, negando che la sua introduzione porterà a tagli di posti di lavoro. Stando a quanto spiegato ancora, le persone all’interno di Amazon vengono considerate “insostituibili“, rifiutando il fatto che un giorno, in un futuro non troppo lontano, tutte le persone possano essere sostituite dalle macchine.
AMAZON, ROBOT UMANOIDI A FIANCO DEL PERSONALE: “PERSONE SONO FONDAMENTALI”
“Non c’è nessuna parte di me che pensa che potrebbe mai diventare realtà, Le persone sono fondamentali nel processo di realizzazione; la capacità di pensare a un livello superiore, la capacità di diagnosticare i problemi… Avremo sempre bisogno di persone”. Il robot è alto 175 centimetri e pesa 65 kg, di fatto le misure di una persona media, e ha una capacità di carico di 16 kg.
“Il nostro utilizzo iniziale di questa tecnologia – ha concluso Tye Brady – sarà quello di aiutare i dipendenti”. Amazon sta attraversando una vera e propria rivoluzione dal punto di vista tecnologico, a cominciare dall’adozione dei droni per fare le consegne, sistema che arriverà anche in Italia dal 2024.