Ambra Angiolini e la lotta contro la bulimia
Ambra Angiolini si racconta in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sette del Corriere della Sera, in cui ripercorre la propria vita partendo dalla lotta contro la bulimia che definisce “tumore dell’anima“. “Non c’è una cura immediata, uguale per tutti: è un processo personale che va attraversato fino in fondo. Se ti anestetizzi, la malattia diventa te e non te la levi più di dosso”, spiega. Importante è stata la presenza e l’aiuto della madre: “Mi lasciava bigliettini ad altezza vomito. O delle canzoni. Lì per lì mi facevano sentire in colpa poi è stato importante sentire che non c’era giudizio, che per lei io non ero la mia malattia. Ho cominciato a pensare che la bulimia fosse qualcosa da cui potevo allontanarmi”, aggiunge.
Nel proprio percorso, importante è stata la nascita della primogenita Jolanda che le ha fatto capire che l’amore che cercava negli altri, in realtà, era dentro di lei: “Jolanda ha riempito un vuoto. Quando me la sono trovata dentro la pancia ho sentito che quel pezzo d’amore che cercavo ovunque in realtà era dentro di me. Questa però è solo la mia storia: non è che fare figli salvi dai disturbi alimentari“.
Ambra Angiolini e la fine della relazione con Francesco Renga
Francesco Renga è stato indubbiamente l’amore più importante vissuto da Ambra Angiolini. La loro è stata una relazione lunga e importante coronata dalla nascita dei figli Jolanda e Leonardo. Quando tutto è finito non è stato facile chiudere quel capitolo fondamentale della propria vita e aprirne un altro. Lo dice senza giri di parole Ambra Angiolini ammettendo di aver vissuto la separazione come un lutto.
“Durante la separazione da Francesco, un lutto vero, fu soprattutto Michele Placido a offrirmi la chiave: nel suo film Sette minuti ho potuto far vivere la mia rabbia. Sono fiera di quel personaggio, che ha la faccia disperata che avevo in quel periodo: per il nervoso mi venivano continui sfoghi cutanei”, ammette l’attrice.