«Con questo prestigioso riconoscimento si premia la cultura della sussidiarietà»: è il primo commento di Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, fresco vincitore dell’Ambrogino d’oro 2020 consegnato dal Comune di Milano come massima onorificenza concessa a chi ha dato lustro alla città nell’anno appena passato. Nella tradizionale consegna il giorno di Sant’Ambrogio – Patrono di Milano – ma nella non usuale Sala Alessi di Palazzo Marino (in periodo non Covid è il Teatro Dal Verme ad ospitare la kermesse meneghina, ndr) è andato in scena la consegna degli Ambrogini, andati quest’anno anche alla coppia-social Fedez e Chiara Ferragni per la raccolta fondi per la nuova terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano. «Milano è la città di don Giussani, Jannacci, Testori (per citarne solo alcuni), persone diversissime che hanno saputo dare voce all’anima popolare, creativa, costruttiva del capoluogo lombardo. Uomini mossi da un’ideale, che non sono rimasti isolati, chiusi nella loro genialità, ma hanno costruito luoghi in cui vivere e condividere grandi desideri, dove si generano risposte ai bisogni delle persone, e dove si impara che cosa significhi servire il bene comune», è il commento di Vittadini, premiato stamattina dal sindaco Beppe Sala a Palazzo Marino.
PERCHÈ L’AMBROGINO D’ORO 2020
Secondo Giorgio Vittadini, il “segreto” e il “genio” di Milano del tutto unico è proprio «in questa laicità costruttiva, aperta, disponibile a rischiare, anche a sbagliare, a mettere le mani in pasta. Una società plurale, che ha saputo condividere, contaminarsi, aprirsi, inventare soluzioni sempre nuove ai diversi bisogni. Una città che si costruisce dal basso», commenta il fondatore e Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà oltre che professore di Statistica all’Università degli Studi di Milano Bicocca. «Nella mia vita non credo di aver fatto nulla di speciale: ho sempre e solo desiderato avere persone di questo tipo come esempi da seguire», commenta ancora Vittadini nella nota a corredo dell’Ambrogino d’oro ricevuto assieme ad altri 14 protagonisti della vita milanese. «Il premio che ricevo è un premio alla cultura sussidiaria, al fermento sociale e civile che, oggi più che mai, ha bisogno di esprimere la sua vitalità. È la dimostrazione che è possibile vivere così, non fermandosi al proprio egoismo, ma costruendo sul desiderio, sulla fede e sui grandi ideali umani. Sono grato al sindaco Sala e al Consiglio comunale di Milano per aver voluto rendere omaggio a questi valori», conclude il professore ordinario premiato in Sala Alessi. Assieme a Giorgio Vittadini, premiati con l’Ambrogino d’oro 2020 anche suor Anna Monia Alfieri, Ambrogio Beccaria, Cosima Buccolieri, Loredana Bulgarelli, Fabio Concato, Elisabetta Dejana, Emanuele Ernesto, Sergio Escobar, Chiara Ferragni e Federico “Fedez” Lucia, Susanna Mantovani, Vincenzo Mazzaferro, Gigi e Gabriella Pedroli, Antonietta Romano Bramo, Claudio Trotta.