Ambulanze del servizio pubblico emergenza 118 in grave carenza di medici, l’allarme lanciato dall’Ares Lazio sul quotidiano Il Tempo è una fotografia che rispecchia lo scenario nazionale, con bandi di concorso deserti e fuga dei dottori dai concorsi pubblici nei settori del primo soccorso. L’inchiesta dopo aver analizzato i problemi dei mezzi, sempre più obsoleti e mai rinnovati, che comportano anche l’aumento dei costi pubblici per le riparazioni, ora si concentra sulla mancanza di personale e l’impossibilità di reperire specialisti disposti a lavorare, un nodo da risolvere diventato “strutturale” nonostante l’offerta di contratti a tempo indeterminato.



Su 105 posti liberi sono 8 hanno accettato l’incarico“, scrive l’azienda che gestisce il 118 “siamo costretti a chiamare gettonisti che vengono pagati 40 euro l’ora e arrivano da fuori regione”. Sette bandi in dieci anni non sono riusciti a far fronte ai problemi di reclutamento, specialmente quelli che riguardavano specialisti in rianimazione e anestesia, tutto ciò sta creando alcune criticità sul territorio, c’è infatti il rischio di non riuscire a coprire la turnazione h24 e lasciare pericolosi vuoti.



Emergenza ambulanze, fuga dei medici dal 118 “Servizio pubblico a rischio”

Attualmente un terzo delle ambulanze del 118 gestite dalla Ares Lazio, va avanti grazie a medici gettonisti assunti in libera professione. Questo comporta un aggravio di spesa e un rischio di non riuscire a coprire i turni che mette in crisi tutto il sistema sanitario regionale. La situazione preoccupante della carenza del personale in tutti i servizi di pronto soccorso è un fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale.

Mancano dottori disposti ad accettare gli incarichi, e per quanto riguarda i concorsi di settore, spesso non sono sufficienti neanche gli iscritti ai bandi per coprire i posti vacanti. I mezzi medicalizzati della regione avrebbero bisogno di 105 unità, ma attualmente vanno avanti grazie alle turnazioni di 51 medici assunti dalla Asl e 31 liberi professionisti a gettone. Questo l’allarme lanciato dal 118 Lazio, che dimostra la fuga dei camici bianchi dai concorsi per i servizi di prima emergenza, aggravata anche dai numerosi contratti in scadenza dei precari che ora chiedono un urgente rinnovo, a causa dei problemi strutturali delle procedure di assunzione.