Due morti in Costa Rica per l’ameba mangia cervello e riscoppia improvvisamente la preoccupazione in tutto il mondo. È stato di recente registrato il terzo caso in una bimba di quattro anni di Cartago, che era andata in vacanza in una località termale. La notizia è stata divulgata dall’Università di Costa Rica e raccontato dal Corriere della Sera. Lo scorso 7 gennaio era morto un ragazzo di 15 anni all’ospedale Enrique Baltodano Briceno a Liberia. La bimba invece è stata ricoverata lo scorso 11 febbraio con i sintomi tipici di questa infezione e cioè vomito, mal di testa e febbre. Per evitare di veder proliferare il microrganismo la bimba è stata sottoposta al trattamento contro la meningite. Per fortuna oggi i medici parlano di caso chiuso con la ragazzina che è completamente fuori pericolo. L’attenzione rimane comunque alta per tutta la zona e anche per chi è tornato in patria dopo un viaggio nella stessa.



Ameba mangia cervello, due morti: tutti i sintomi

Quali sono i sintomi dell’ameba mangia cervello che ha portato a due morti in Costa Rica? I più comuni sono vomito, mal di testa e febbre alta. Questa infezione deriva dal parassita Naegleria fowleri, minuscolo e con una struttura molto semplice di circa 20 micrometri. Può infettare diversi animali, tra cui soprattutto i mammiferi. Il contatto con lo stesso virus può avvenire quando si nuota in acque infette visto che il parassita di solito entra proprio tramite il naso, salendo lungo il nervo olfattivo per arrivare al cervello. Trovandosi all’interno dell’encefalo riesce a riprodursi molto rapidamente, nutrendosi del tessuto nervoso cerebrale. Le lesioni provocate dalla stessa sono talmente gravi da poter portare alla morte in oltre il 90% dei casi. La media di persone colpite però è molto bassa, si parla di una ogni 2.5 milioni. I sintomi degenerano poi successivamente trasformandosi in torcicollo, convulsioni, stato mentale alterato e in alcuni casi addirittura portando ad allucinazioni e coma.

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