Si fanno sempre più interessanti le indagini attorno alla morte misteriosa di Amedeo Matacena – ed armatore navale e deputato di Forza Italia – e della madre Raffaela De Carolis – modella ed ex Miss Italia – con gli occhi della procura di Reggio Calabria puntati prevalentemente sulla vedova Maria Pia Tropepi: negli ultimi giorni la donna (infatti) è stata iscritta nel registro degli indagati ed attualmente si attende la riesumazione dei corpi delle vittime per sottoporli – a distanza di poco più di un paio di anni – ad autopsia e definire una volta per tutte la reale causa del decesso.



Facendo un passetto indietro, è bene ricordare che Amedeo Matacena è morto nel settembre del 2022 a distanza di meno di tre mesi dalla madre Raffaela De Carolis in circostanze mai veramente chiarite: inizialmente si pensò ad una qualche fatalità, ma pian piano i riflettori si sono sempre più accesi attorno all’ultima moglie dell’ex deputato – appunto Maria Pia Tropepi – con l’ipotesi mossa dagli inquirenti di un presunto avvelenamento di entrambi organizzato per mettere le mani sul patrimonio familiare.



I dubbi sulla morte di Amedeo Matacena e sul (presunto) ruolo della vedova Maria Pia Tropepi

Proprio attorno al patrimonio di Amedeo Matacena si starebbero concentrando le indagini: i conti di famiglia prima della famosa inchiesta Breakfast (che costrinse l’ex armatore a rifugiarsi a Dubai per sfuggire dalla giustizia italiana) ammontavano a qualcosa come 10 milioni di euro tra soldi effettivi, società controllate e immobili dislocati in tutto il mondo; mentre il dubbio ruota attorno alla fine che avrebbero fatto quei fondi dopo il dissequestro da parte della procura pochi mesi prima della morte dell’uomo.



Di fatto, il patrimonio di Amedeo Matacena attualmente è disperso nel nulla con la procura che vuole cercare di seguire il flusso di denaro per capire chi ne è entrato in possesso dopo il dissequestro e la morte di Raffaela De Carolis; e così torniamo a Tropepi, entrata a gamba tesa in questa vicenda grazie ad un presunto testamento autografo dell’ex armatore in cui lui avrebbe nominato “erede universale” la moglie nel giugno del 2022, di un patrimonio ignoto dato che lui stesso a Chi l’ha visto pochi mesi prima di morire aveva raccontato di vivere a Dubai “come uno studente” senza soldi.

Insomma, il dubbio principale degli inquirenti è che Tropepi potrebbe aver avvelenato prima Raffaela De Carolis e poi Amedeo Matacena con l’intento di mettere le mani su quel ricco tesoretto sparito nel nulla; ma di contro dal conto suo la donna – per messo del suo legale Attilio Parrelli – sottolinea di essere stata “profondamente innamorata” del defunto marito e si dice completamente “serena” nei confronti delle ipotesi mosse a suo carico, certa che riuscirà a dimostrarne l’infondatezza.