Elezioni anticipate? Secondo il Ministro per gli Affari Europei Enzo Amendola tale possibilità non solo sarebbe “sanguinosa” per il Paese ma vedrebbe il rischio di mancati soldi dal Recovery Fund europeo. A lanciare l’allarme-minaccia è lo stesso Dem dalle colonne de La Stampa, intervistato in questa domenica che apre ad una settimana decisiva per le sorti del Governo: nel pieno della crisi e con la difficile “trattativa” in corso tra esecutivo e responsabili, Amendola lancia un monito ai partiti di maggioranza sui rischi di una crisi e conseguente voto nei prossimi mesi.



«Se si andasse al voto non potrebbe essere questo governo a presentare il Recovery. Sarebbe gravissimo per il Paese e paradossale per le forze che in questo governo hanno fatto e vinto una battaglia per migliorarlo», spiega il Ministro che da mesi tesse i rapporti con l’Europa e lavora sulla composizione del Recovery Plan italiano.



AMENDOLA “AVVERTE” RENZI

La preoccupazione del Ministro si “allarga” a quella del Premier Conte circa l’instabilità politica dettata dalla crisi: mercati ed Europa pressano l’Italia affinché risolva in fretta la propria crisi politica, ma per Amendola il passo da fare è tutt’altro che ‘chiaro’ ora «tutti gli scenari a questo punto sono possibili. Siamo il Paese europeo che può avere più fondi di chiunque altro, e invece siamo dentro a un dibattito che somiglia ad un enorme autodafè». Duro ancora il Ministro del Pd contro la crisi avanzata da Italia Viva: «il Paese che più di ogni altro ha premuto per l’istituzione di un debito comune si permette una crisi di governo nel momento cruciale. Non siamo stati noi a produrre una rottura insanabile, Renzi ha fatto tutto da solo». In maniera più esplicita, Amendola dice di non aver alcun problema “personale” con Matteo Renzi ma è sulla sua scelta politica che contesta il timing: «dopo aver contribuito a far nascere questo Governo vuole colpire la strategia del Partito Democratico».

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