La droga dello stupro è ancora protagonista, purtroppo, di una vicenda di cronaca ambientata a Roma, dove una studentessa americana della “John Cabot University” di Trastevere ha subìto una violenza sessuale nei mesi scorsi. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, la diciannovenne era sotto l’effetto di Ghb e l’autore dell’abuso sarebbe un cittadino di 27 anni originario del Gambia, che avrebbe anche tentato di mettersi in contatto con la sua vittima a ottobre, con l’intento di convincerla a non sporgere denuncia nei suoi confronti, ma prima che le forze dell’ordine potessero arrivare a lui, aveva già lasciato la sua abitazione e, forse, anche l’Italia.
Come rivela il “Corriere della Sera”, la teenager si era svegliata nel letto con il giovane, conosciuto la sera precedente in un locale ed era “stordita, sotto choc, senza anelli e bracciali con i quali era uscita. Ci ha messo quasi 48 ore a riprendersi dall’effetto dell’alcol e delle sostanze che potrebbero aver neutralizzato qualsiasi difesa, oltre a cancellare buona parte dei ricordi di quella notte. Poi, si è confidata con le amiche, si è fatta visitare in ospedale e ha deciso di denunciare la violenza sessuale alla polizia”.
AMERICANA VIOLENTATA CON DROGA DELLO STUPRO: IL SOSPETTATO AVREBBE PRECEDENTI DI POLIZIA
La somministrazione della droga dello stupro sarebbe avvenuta in quello stesso locale, dopo che il ragazzo l’aveva invitata a bere un drink. Tuttavia, dopo quei momenti trascorsi al bancone con lui, i ricordi della giovane si fanno confusi, avvolti dalla nebbia, intervallati da alcune ricostruzioni confuse, fra cui le voci di altre ragazze che l’avrebbero messa in guardia sull’uomo che l’accompagnava.
Il “Corriere della Sera” ha sottolineato che il nome del giovane sospettato di essere uno stupratore è stato accertato “in un secondo momento. Avrebbe precedenti di polizia, forse legati allo spaccio di stupefacenti. Un personaggio che, oltre a vendere droga, potrebbe anche essere coinvolto in analoghi casi di stupro con la somministrazione di ghb – o farmaci di altro genere – a ragazze straniere agganciate nel centro di Roma”.