E’ bufera sui pochi programmi rimasti in onda in diretta ma, soprattutto, è bufera su quelli Mediaset. Questa volta a finire nell’occhio del ciclone è Amici 2020 dopo quello che è successo a Barbara d’Urso e i suoi addetti al trucco e parrucco. Anche in questo caso a far nascere le polemiche è una foto e, ancora una volta, sono le condizioni di lavoro degli addetti ai lavori a far discutere. Se la d’Urso è stata invitata a truccarsi da sola per evitare che i suoi truccatori si avvicinino troppo e non rispettino le distanze di sicurezza, ad Amici viene imputato il fatto che a lavorare a gomito a gomito siano le sarte che si occupano dei costumi del programma. Una foto pubblicata da Dagospia ha fatto subito il giro del web gridando allo scandalo e parlando di condizioni di lavoro che contravvengono a quanto scritto nel decreto ma la risposta è arrivata subito dai diretti interessati spazzando via ogni polemica.



LA RISPOSTA DELLA PRODUZIONE ALLE POLEMICHE SU AMICI 2020

A rispondere a Dagospia è Claudia Ciaramella, produttore esecutivo del talent, che ha spiegato subito come le norme siano applicate in tutto per tutto, sul palco così come dietro le quinte: “…per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro, sono considerati dispositivi di protezione individuale, di cui all’art. 74, comma 1, le mascherine chirurgiche…”…è dimostrato che così come in tutti gli altri ambiti lavorativi della produzione, sono adottate tutte le norme necessarie a proteggersi e a proteggere le persone coinvolte lavorativamente alla produzione del programma. Grazie dell’attenzione”. Questo basterà a spazzare via le polemiche?

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