Giuria Amici 2024/2024, Michele Bravi non ci sarà? Il cantante ha rotto il silenzio

Mancano poche settimane prima del ritorno a settembre del longevo talent di Canale5 e già si rincorrono rumor e indiscrezioni sul cast, quali professori verranno riconfermati, chi dirà addio chi arriverà ed addirittura si parla anche di possibili ritorni tra i coach come quello di Veronica Peparini. Nella giuria di Amici, invece, da due consecutivi ci sono Cristiano Malgioglio, Giuseppe Gioffrè e Michele Bravi. E proprio quest’ultimo in un’intervista rilasciata a SuperGuidaTv ha lasciato intendere che nulla è ancora deciso e che la decisione ultima spetta a Maria De Filippi.



Raggiunto alla 54esima edizione del Giffoni Film Festival, infatti, il giovane cantante ha confessato: “Mi piacerebbe tornare anche il prossimo anno. Per me Amici è un contesto bellissimo.” lasciando intendere che non è ancora certo che Michele Bravi sarà nella giuria di Amici 2024/2025. E subito dopo ha rivelato cosa apprezza del talent: “Sono passati ormai alcuni anni da quando sono stato concorrente in un talent e mi sono accorto di quanto siano cambiati questi programmi. Credo che i talent ad oggi diano una grande possibilità per far ascoltare la propria voce ed è una realtà in cui credo molto.”



“Maria De Filippi ha educazione e garbo nel gestire i ragazzi di Amici”: parla Michele Bravi

Durante l’intervista, poi, Michele Bravi ha rivelato cosa pensa di Maria De Filippi e del modo di porsi di quest’ultima con i ragazzi di Amici: “Maria De Filippi ha un’educazione, un garbo nel gestire i ragazzi che è veramente importante. Nel corso del programma ho modo di ascoltare le voci di questi ragazzi che chiedono di essere ascoltati e questo mi riporta alla mente tante cose, quel senso di fame e di urgenza che avevo anche io. Amici per me è una grande fonte di ispirazione”.



Infine, Michele Bravi ha chiuso l’intervista dichiarando qual è la sua più grande paura: “Mi fa paura la sufficienza nel giudicare le cose, la poca empatia, l’estrema sintesi che si fa dei problemi quando si discute. Non amo neanche troppo le generalizzazioni, credo che questo faccia parte di una tendenza comune ma per fortuna c’è anche chi analizza, empatizza, comprende e fa comprendere agli altri. Non posso che essere speranzoso”.