Amici 22, Emanuel Lo critico con Ramon: “Ha molti punti deboli“
Tutto pronto per il Serale di Amici 22, in partenza da sabato 18 marzo in prima serata su Canale 5. Le squadra sono ormai formate e sono capitanate da 3 coppie di professori: oltre all’inossidabile sodalizio composto da Rudy Zerbi ed Alessandra Celentano, spazio anche all’inedito duo composto da Arisa e Raimondo Todaro e soprattutto alla sorprendente coppia formata da Lorella Cuccarini ed Emanuel Lo. Apprese le squadre, tutti i professori di canto e di ballo hanno dovuto esprimere un giudizio sui componenti delle altre squadre. E proprio Emanuel Lo, in particolare, non è stato benevolo nei confronti di Ramon e Gianmarco, pupilli della Celentano.
“Ramon è un ballerino che al di fuori del suo, quindi parliamo della parte classica e variazioni, ha molti punti deboli. Non a caso, si è ripreso la maglia di questo Serale nella terza sfida, che era una variazione“: così si è espresso Emanuel Lo sull’allievo di Alessandra Celentano, nella puntata del daytime andata in onda ieri pomeriggio. Il professore di danza ha aggiunto: “I punti deboli di Ramon sono l’espressività, la parte del movimento che è molto basico, la forza, l’attitudine, la presenza“.
Emanuel Lo stronca anche Gianmarco: “Dovrebbe uscire prima degli altri“
Emanuel Lo è piuttosto critico nei confronti di Ramon e ritiene che abbia una tecnica piuttosto limitata ad Amici 22: “Non vedete Ramon come un ballerino dalla super tecnica, ha la tecnica, ma se non è supportata dalla presenza, la forza e il movimento, si sgretola. Quindi non concentriamoci solo su una cosa, serve tutto. Ramon, anche nel suo, tolta la parte tecnica non ha quella spinta potente che un ballerino classico dovrebbe avere“.
E anche su Gianmarco arrivano critiche che stroncano la sua bravura, al punto da considerarlo uno dei principali indiziati per l’eliminazione al Serale: “Gianmarco è un ballerino con una tecnica debole, soprattutto se esce dal suo. Dove c’è stato un disequilibrio tra alcune coreografie che ha portato e che ha proposto, alcune erano carine, altre fragili, fatte da ammiccamenti e movimenti che si ripetevano nel tempo. Il ballerino deve essere in grado di trasformare il passo, perché questo movimento qui può essere fatto in un milione di modi. È lì che entra in gioco l’artista. Secondo me è uno di quelli che dovrebbe uscire prima rispetto agli altri. E forse della sua categoria è uno dei più deboli“.